giovedì 15 ottobre 2009

UNA CASA SENZA INQUINAMENTO ACUSTICO

All’inquinamento acustico è dedicata la seconda edizione di InstantHouse, concorso rivolto a studenti e a neolaureati delle facoltà di Architettura, Ingegneria e Industrial Design italiane e straniere, promosso da FederlegnoArredo in collaborazione con il Politecnico di Milano, in occasione di Made Expo, il salone dedicato all’edilizia dal 3 al 6 febbraio 2010 presso la Fiera di Milano-Rho.

Il tema di quest'anno è Temporary housing_SOUNDSCAPES, ovvero l’ambiente e il paesaggio sonoro nelle città contemporanee e invita i giovani progettisti a realizzare un progetto pensando al problema dell’inquinamento acustico.

I progetti verranno selezionati in base alla loro capacità di valorizzare architetture sensibili all’ambiente e al territorio, alla sostenibilità e alle esigenze di benessere e qualità della vita e dovranno presentare un’unità residenziale temporanea, legata alla presenza di giovani con forte mobilità territoriale durante particolari eventi metropolitani come Expo 2015.

I progetti dovranno contestualizzare l’unità abitativa all’interno di un’area urbana contigua a importanti sistemi infrastrutturali come autostrade, aeroporti e ferrovie, sperimentando così nuove possibilità urbane in contesti oggi considerati marginali ed estremi, e metterla in relazione allo spazio e all’ambiente attraverso nuove tecnologie e materiali innovativi, compatibili con l’ambiente e stimolanti nei confronti della percezione sensoriale. I partecipanti potranno riutilizzare il patrimonio edilizio esistente oppure costituire un vero e proprio nuovo insediamento.

I concorrenti dovranno far pervenire l’iscrizione e gli elaborati richiesti entro e non oltre le ore 12 del 25 novembre 2009 presso la sede di FederlegnoArredo - Foro Buonaparte 65, 20121 Milano. Sul sito www.federlegno.it/made è possibile trovare tutte le informazioni e il bando del concorso.




venerdì 18 settembre 2009

GLI EFFETTI NOCIVI DEL RUMORE AMBIENTALE



Per meglio comprendere quale sia l´impatto dell'inquinamento acustico negli ambienti di vita sulla salute della popolazione esposta, è necessario partire dal concetto stesso di "salute".

Con questo termine, secondo una definizione dell'OMS del 1946, si deve intendere uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale e non semplicemente l´assenza di malattie. Un ambiente acustico sfavorevole costituisce, pertanto, una condizione di pregiudizio per una buona qualità della vita.

Il danno provocato dal rumore a carico dell'apparato uditivo può essere di tipo acuto quando si realizza in un tempo breve a seguito di una stimolazione particolarmente intensa (scoppio, esplosione ecc.) e di tipo cronico quando evolve nel corso degli anni a seguito di un´esposizione prolungata ad elevati livelli di rumore; quest'ultima condizione di rischio si ha, tipicamente, nel caso dell´esposizione professionale in determinati ambienti di lavoro.

Va però ricordato che un fenomeno importante come la socioacusia, cioè il danno all´udito dovuto all´esposizione al rumore negli ambienti di vita, pare stia assumendo una certa rilevanza nella maggior parte dei paesi industrializzati, soprattutto come conseguenza dell´esposizione al rumore durante attività di tipo ricreativo quali ad esempio l'ascolto di musica ad alto volume, ma anche la pratica di taluni sport (ad es: sport motoristici).

Ma il rumore ambientale può dar luogo ad una serie di altri effetti, fra i quali il disturbo del sonno e del riposo, l´interferenza con la comunicazione verbale, effetti psicofisiologici (ad es.: psicoendocrini, cardiovascolari,...), effetti sulla salute mentale, effetti sulle prestazioni e sull'apprendimento, oltre al disturbo o fastidio genericamente inteso (annoyance) definito come un "sentimento di scontentezza riferito al rumore che l´individuo sa o crede che possa agire su di lui in modo negativo" (Cosa e Nicoli, 1989).
Gli effetti dell'esposizione al rumore ambientale non sono sempre facilmente quantificabili: ad esempio, i dati esistenti riguardo ad alcuni effetti sull´organismo, quali gli effetti psicofisiologici, conducono talora a risultati ambigui e sono pertanto necessari ulteriori studi ed approfondimenti per meglio comprendere il rischio a lungo termine associato all'esposizione al rumore.

Per studiare gli effetti di disturbo derivanti dall'esposizione al rumore viene comunemente utilizzata la tecnica delle inchieste socio-acustiche, che hanno come obiettivo l'analisi delle relazioni che esistono tra i livelli di rumore e la reazione soggettiva e comportamentale di campioni di popolazione esposta. Un´inchiesta socio-acustica è costituita dall'insieme di interviste con idonei questionari ad un campione significativo di popolazione esposta a rumore e di una serie di misure acustiche volte a caratterizzare il livello di esposizione in facciata degli edifici di residenza: l'integrazione delle informazioni desunte dalle due attività parallele consente di studiare quale sia la "forza" della relazione che esiste tra la causa - il rumore- e l'effetto - le reazioni della collettività -.

La Direttiva europea 2002/49/CE prevede che gli effetti nocivi derivanti dall'esposizione a rumore, ed in particolare annoyance e disturbi del sonno, possano essere determinati attraverso opportune relazioni dose-effetto. Nel corso del 2002 è stato pubblicato, a tale proposito, il "position paper" del WG2 (Gruppo di lavoro, istituito dalla Commissione Europea e composto da esperti internazionali) Dose/Effect (Position Paper on dose response relationships between transportation noise and annoyance, EU´s Future Noise Policy, WG2 Dose/Effect, 2002).

Nel documento vengono indicati i descrittori da utilizzare sia per ciò che concerne l'annoyance, sia per quanto riguarda l´esposizione al rumore e vengono raccomandate specifiche relazioni per la stima dellannoyance a partire dai livelli di esposizione delle abitazioni, differenziando per tipologia di sorgente (aerei, traffico stradale, ferrovie). Da tali relazioni si conferma peraltro quanto già emerso a livello internazionale e cioè che, a parità di livelli sonori, il rumore derivante dal traffico aereo è più disturbante del rumore dovuto al traffico stradale e che quest'ultimo è più disturbante del rumore da traffico ferroviario.

In seguito, nel 2004, è stato pubblicato anche un "position paper" sulle relazioni dose-effetto per il rumore notturno, frutto del lavoro del WG Health & Socio-Economic Aspects. In tale documento, vengono definite le curve che pongono in relazione gli effetti di disturbo del sonno (valutati direttamente dal soggetto disturbato) ed i livelli di rumore LAeq night prodotti da differenti tipologie di traffico (aereo, ferroviario, stradale): anche in questo caso il rumore da traffico aereo risulta significativamente più disturbante - ed il rumore da traffico ferroviario meno disturbante - del rumore da traffico stradale.

Riferimenti Bibliografici
"Guidelines for Community Noise", Berglund B., Lindvall T., Schwela D.H., (eds.), World Health Organization, 1999

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giovedì 10 settembre 2009

MILANO: TROPPO RUMORE PER NULLA




I residenti di viale Bligny a Milano possono dormire sonni tranquilli. Finalmente. Dopo anni di proteste, il Comune ha tolto completamente il pavè e ha sostituito i vecchi binari del tram rendendo il passaggio dei mezzi meno rumoroso.

I lavori erano partiti durante l’estate e sono finiti nei giorni scorsi.

E dato che la ricetta a quanto pare funziona (salvo nei casi in cui il pavè è «blindato» al suolo dal vincolo monumentale) Palazzo Marino provvede a rimuovere i masselli dove è possibile e parallelamente interviene con la sostituzione dei binari o la rimozione di quelli inutili.

Prossima tappa: via Porpora («nei prossimi mesi, perchè da tempo i cittadini aspettano un intervento»). Ma a fine lavori ci sarà un passaggio dei tram meno rumoroso e a rischio anche in via Turati e in piazza Bottini.

In quelle strade il cambiamento riguarderà tutta la piazza: il passaggio delle auto private sarà limitato, verranno riorganizzate le fermate di tram, bus e taxi, creato un sottopasso pedonale tra la stazione ferroviaria di Lambrate e quella della linea 2 del metrò. Alla fine dei lavori, i residenti si troveranno anche un’area più verde.

Fonte : Il Giornale

giovedì 3 settembre 2009

RUMORE: UNA DEFINIZIONE

Per rumore si intende un suono che provoca una sensazione sgradevole, fastidiosa o intollerabile. Il suono è una perturbazione meccanica che si propaga in un mezzo elastico (gas, liquido, solido) e che è in grado di eccitare il senso dell´udito (onda sonora).
Se le onde hanno una frequenza compresa fra 20 e 20000 Hz e ampiezza superiore ad una certa entità, che dipende dalla frequenza, l´orecchio umano è in grado di percepirle. La determinazione del contenuto in frequenza di un certo suono è chiamata analisi in frequenza o analisi di spettro.

Per la misura del suono viene utilizzata la scala logaritmica o scala dei livelli. Il livello, espresso in dB, è pari a dieci volte il logaritmo decimale del rapporto fra una data grandezza e una grandezza di riferimento, omogenee fra di loro.

In particolare si ha:

Livello di pressione sonora

Per avere un´idea dei livelli sonori che un individuo è in grado di percepire, viene riportata una figura con i livelli di pressione sonora (in dB) associati ad alcune possibili sorgenti (fonte Brüel&Kjær., La misura del suono):

Sorgenti di rumore

La scala dei decibel non è lineare, per cui non si possono sommare i livelli sonori in modo aritmetico ma occorre ricorrere ai logaritmi; in particolare si ha che il livello sonoro complessivo, prodotto da due sorgenti con livelli sonori uguali, è di soli 3 dB superiore ad uno dei livelli sonori componenti (ad es.: 80 dB + 80 dB = 83 dB).

Per caratterizzare un rumore variabile in certo intervallo di tempo T, si introduce il:

Livello di pressione sonora variabile

che è il livello, espresso in dB, di un ipotetico rumore costante che, se sostituito al rumore reale per lo stesso intervallo di tempo T, comporterebbe la stessa quantità totale di energia sonora.

Per la valutazione del rumore, a livello internazionale, sono comunemente utilizzate le curve di ponderazione (filtri che operano un´opportuna correzione dei livelli sonori alle diverse frequenze): il livello sonoro in dB(A), che si ottiene utilizzando la curva di ponderazione "A", è di norma utilizzato per valutare gli effetti del rumore sull´uomo.

Per la misura dei livelli sonori viene comunemente impiegato uno strumento chiamato fonometro: attraverso un trasduttore (microfono) la pressione sonora viene convertita in una grandezza elettrica (la tensione) e successivamente tale segnale elettrico viene elaborato per ottenere i diversi parametri tipicamente utilizzati per la descrizione del rumore.

Riferimenti Bibliografici

"Manuale di acustica", a cura di R. Spagnolo, UTET, 2001

"Il controllo del rumore negli ambienti civili e industriali", A. Briganti, TECNICHE NUOVE, 1981

Fonte: Arpa Emilia-Romagna

martedì 25 agosto 2009

COSA SONO LE BARRIERE ANTIRUMORE

La barriera antirumore o barriera acustica è un'opera avente lo scopo di ridurre la propagazione dei rumori.

Il sistema è utilizzato per proteggere i luoghi abitati dal rumore prodotto dalle strade, autostrade, ferrovie o nuclei industriali.


Nella progettazione delle suddette barriere contro l'inquinamento acustico occorre tener conto dell'inserimento visivo di queste opere nel contesto per evitare delle brutture che andrebbero a deturpare il paesaggio naturale o urbano. In certi casi le barriere potrebbero avere anche un disagio psicologico per chi abita nei pressi di barriere che danno l'idea di confinamento del luogo nel quale si abita.

CRITERI DI PROGETTAZIONE

Nella progettazione delle barriere occorre tener conto dei seguenti punti:

  • la scelta dei materiali, sulla base delle prestazioni fonoisolanti che si vogliono ottenere e dell’estetica;
  • il dimensionamento e il calcolo strutturale, che debbono tener conto delle normative internazionali. Le sollecitazioni sono di tipo statico (il peso proprio della struttura, il peso proprio degli elementi, la neve) e di tipo dinamico (il vento, la pressione d'aria generata dal passaggio dei veicoli, il carico della neve nel caso di passaggio degli sgombraneve, l'urto di veicoli);
  • la durabilità, dei materiali strutturali ma anche dei rivestimenti protettivi, considerando che l’ambiente stradale è altamente aggressivo;
  • la sicurezza, correlata alle qualità dei materiali utilizzati, tenendo conto sia alla fase di cantiere che di esercizio dell’opera;
  • la manutenzione, dovendosi prendere in considerazione l'accessibilità della struttura, la modularità delle parti componenti, la programmazione dei processi di manutenzione;
  • l'analisi dei costi.
Fonte: Wikipedia

lunedì 10 agosto 2009

POTERE FONOISOLANTE: UNA DEFINIZIONE

Il potere fonoisolante R quantifica la capacità di un componente di ridurre la trasmissione del suono incidente su di esso.

R varia al variare della frequenza e delle proprietà fisiche, delle dimensioni e delle condizioni di vincolo del componente.

Il valore di R può essere ottenuto da prove di laboratorio effettuate con procedure normalizzate o calcolato utilizzando mezzi empirici o semiempirici che si basano sulla teoria della vibrazione dei corpi o su algoritmi derivati da elaborazioni statistiche di dati sperimentali reperibili in letteratura.


venerdì 31 luglio 2009

LE SORGENTI DEL RUMORE: CONOSCERLE PER LIMITARLE

Fra le principali sorgenti di rumore ambientale (vale a dire il rumore nell´ambiente esterno e negli ambienti abitativi) vi sono le infrastrutture dei trasporti ed il traffico ad esse correlato, le attività di servizio/commerciali, le attività industriali e artigianali, le attività temporanee rumorose (cantieri, manifestazioni ricreative):

  • il traffico stradale costituisce la principale fonte di rumore, in particolare nelle aree urbane; i livelli sonori dipendono da diversi parametri fra i quali l´entità dei flussi veicolari (numero e tipologia dei mezzi), la velocità dei veicoli, il tipo di pavimentazione stradale, la presenza e la conformazione di eventuali edifici a bordo strada;
  • anche i livelli di rumore prodotti dal traffico ferroviario dipendono principalmente dall´entità dei flussi e dalla velocità dei convogli, oltre che dalla tipologia degli stessi;
  • l´inquinamento acustico da traffico aeroportuale interessa le aree circostanti gli aeroporti ed è strettamente dipendente dall´entità dei flussi di aeromobili e dalle traiettorie da essi percorse in atterraggio e decollo;
  • il rumore prodotto dalle attività artigianali ed industriali è estremamente diversificato, in quanto dipende dalla specifica tipologia di macchinario/impianto installato e/o di lavorazione effettuata. Può essere caratterizzato da componenti tonali, vale a dire dalla presenza di una concentrazione dell´energia sonora a determinate frequenze (ovvero in una specifica zona dello spettro), e risultare pertanto maggiormente disturbante;
  • dalle attività di servizio e commerciali, ed in particolare pubblici esercizi, circoli privati e discoteche, derivano molte delle segnalazioni di disturbo che i cittadini inoltrano alla Pubblica Amministrazione e/o ad Arpa, anche perché spesso queste tipologie di attività si protraggono nelle ore notturne; talora la sorgente specifica viene individuata in impianti installati al servizio dell´attività, quali condizionatori, impianti di ventilazione/aspirazione, ecc. e/o nell´attività musicale;
  • per le attività rumorose temporanee quali cantieri, manifestazioni ricreative, spettacoli, concerti, ecc., la normativa vigente prevede il rilascio, da parte delle Amministrazioni Comunali, di specifiche autorizzazioni, anche in deroga ai limiti vigenti proprio in considerazione della limitata durata temporale delle stesse.

mercoledì 1 luglio 2009

MARCHE: GIUNTA STANZIA 250.000 EURO PER INQUINAMENTO ACUSTICO



La Giunta regionale delle Marche ha definito i criteri e le modalità per la concessione di contributi a Province, Comuni, Comunità montane e Unioni dei Comuni che utilizzano materiali fonoassorbenti e fonoisolanti nell'edilizia. A disposizione, per il 2009 ci sono 250 mila euro.

La legge regionale del 2001 prevede che i Comuni approvino piani di classificazione acustica del territorio in sei fasce, a cui deve seguire la caratterizzazione o mappatura acustica mediante misure fonometriche. ''Nelle Marche - ha detto l'assessore regionale all'Ambiente, Marco Amagliani - secondo recenti stime, sono 222 i Comuni che hanno approvato la classificazione acustica, in pratica piu' del 90%, e 15 quelli che l'hanno adottata.

L'attività di misurazione del rumore acquista valore strategico per orientare le scelte sulle azioni da promuovere per contrastare l'inquinamento acustico e per valutare la necessita' di intervenire con un piano di risanamento acustico''.

Nel piano saranno individuate le sorgenti di rumore, le zone da risanare, i soggetti a cui compete l'intervento, le priorità, le modalità e i tempi di risanamento, la stima degli oneri finanziari.

Per l'erogazione dei contributi si procederà attraverso la formazione di una graduatoria che assegnerà una scala di punteggio secondo determinati criteri, quali il tipo di ricettore (edifici che ospitano le fasce di popolazione più deboli); il numero di persone in media direttamente interessate; il superamento del limite tra la classe acustica prevista e i valori rilevati; l'adozione di un piano comunale di risanamento acustico; il miglioramento delle caratteristiche energetiche dell'edificio (in considerazione che molti degli interventi realizzabili aumentano l'isolamento termico dell'edificio).

Per richiedere il contributo (fino a un massimo del 40% della spesa d'investimento ammissibile e documentata) dovra' essere presentata un'apposita domanda a seguito della pubblicazione sul BUR di uno specifico bando.

Fonte: ASCA

lunedì 15 giugno 2009

RYANAIR: O'LEARY CONTESTA DATI RUMORE CIAMPINO, IL RAPPORTO SAREBBE FALSO



ROMA - Ryanair considera ''falso'' il rapporto Cristal sull'inquinamento acustico nella zona dell'aeroporto di Roma Ciampino, e rende noti i diversi risultati del ''rapporto ufficiale che era stato realizzato dal comitato tecnico indipendente dell'aeroporto, diretto dall'Enac''.

Lo ha detto il numero uno della compagnia aerea, Michael O'Leary, confermando con una conferenza stampa a Roma che se Ryanair sarà costretta a lasciare Ciampino non volerà piu' su Roma. ''Ryanair - ha detto O'Leary - oggi pubblica il rapporto ufficiale sul rumore a Ciampino che la Regione Lazio ed il sindaco di Ciampino hanno soppresso commissionando invece un rapporto non ufficiale prodotto da Cristal i cui risultati sono oggettivamente scorretti e non conformi ai requisiti europei sul monitoraggio acustico: travisano la vera situazione''.

Per O'Leary il rapporto reso noto da Ryanair conferma invece ''che la riduzione di capacità all'aeroporto di Ciampino non ha fatto alcuna differenza sui livelli di rumore, non c'è alcun problema di inquinamento dell'aria, non c'è nessun problema di rumore perché solo cento case sono state colpite da livelli di rumore e non sono peggiori di quelli di normali centri citta'''.

''Roma è una città fantastica'' dice O'Leary, ma ''è piu' Roma ad aver bisogno di Ryanair che non Ryanair ad aver bisogno di Roma''.

La compagnia non intende trasferire i suoi aerei a Fiumicino: ''troppo caro, ha tariffe che non ci consentirebbero di mantenere la nostra politica di prezzi lowcost'', dice O'Leary. Ne' prende in considerazione l'ipotesi di una delocalizzazione del secondo aeroporto di Roma a Viterbo, ''troppo lontano da Roma''. Cosi' non considera alcuna alternativa a Ciampino: ''Lasceremo Roma.

Ci sono decine di aeroporti in Europa dove poter far volare gli aerei che oggi utilizziamo per i collegamenti con Ciampino''. Nella battaglia per difendere l'operatività dello scalo di Ciampino Ryanair mette sotto accusa il ''rapporto Cristal'' sull'inquinamento acustico: ''Ha rilevato il rumore del traffico stradale, non quello delle piste'', dice O'Leary: ''Non è un rapporto imparziale perché stilato da una società collegata alla Regione Lazio, è una ricerca sbagliata ed inaffidabile''. Sarebbe ''falso'' che nella cosiddetta zona B vino 4mila persone, ''falso'' che i livelli di rumore superano i limiti di legge.

Il rapporto ''ufficiale'' pubblicato da Ryanair indica invece che nella zona B ''ci sono solo 100 abitazioni, ed il rumore è al livello del normale traffico cittadino''. Incalzato da un gruppo di persone del comitato cittadino per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino, O' Leary ha confermato la posizione di Ryanair.

''Perche' credere ad un rapporto e non all'altro? Perché quello che il sindaco di Ciampino ha cercato di sopprimere è un documento ufficiale, una ricerca fatta con criteri affidabili e sotto la regia imparziale di un ente pubblico come l'Enac. Mentre l'altro è falso: hanno misurato il rumore delle strade e non quello delle piste, e contiene dati inesatti''. Ryanair ha inviato il rapporto che considera piu' aderente alla realta' ''al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, per assicurarsi che non venga fuorviato dalle false dichiarazioni e bugie''. Intanto, dice O'Leary, ''continuera' a pubblicare gli annunci a pagamento'' comparsi nei giorni scorsi su un quotidiano ''con le dieci domande di Ryanair mai poste al sindaco di Ciampino''

Fonte: Ansa

venerdì 5 giugno 2009

RUMORE: DA METRO PU' DANNI DI UN CONCERTO ROCK


Mentre si punta l’indice contro i concerti all’aperto, che non dovrebbero superare i 78 decibel, il vero problema per l’udito dei milanesi viene dal sottosuolo.

Sulla metropolitana i rumori arrivano a sfiorare i 94 decibel: un suicidio per l’udito. Lo ha spiegato ieri Maurizio Barbara, professore di audiologia all’Università La Sapienza di Roma.

E anche usare tappi protettivi non serve a nulla: le vibrazioni arrivano ugualmente all’orecchio danneggiandolo.

Ci vorrebbero delle cuffie, oppure una limitata esposizione al rumore. Quindi, la metro, grazie alle fermate diminuisce i rischi. “Ma attenzione - dice Barbara - a non accumulare troppo rumore nel tempo”.

Uno studio su alcuni dj tra i 35 e i 45 anni ha rivelato che prolungate esposizioni possono invecchiare l’udito fino a 25 anni.

Fonte: City

martedì 26 maggio 2009

MENO RUMORE SULLE TANGENZIALI MILANESI

Nuovi interventi sulle Tangenziali Milanesi miglioreranno presto il sistema viabilistico dell’area metropolitana milanese e la qualità della vita dei residenti dei comuni di Rozzano e Cologno Monzese.

I progetti - tutti all’insegna dell’abbattimento del rumore e della riqualificazione ambientale - sono stati presentati pochi giorni fa dal presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, insieme alla società Milano Serravalle - Milano Tangenziali e ai sindaci dei Comuni di Rozzano e Cologno Monzese, Massimo D’Avolio e Mario Soldano.

Ecco i tre nuovi interventi nei comuni di Rozzano e Cologno Monzese:

  • Barriere antirumore in Tangenziale Ovest (Comune di Rozzano)
  • Nuovo svincolo a Rozzano - Quinto De Stampi (Tangenziale Ovest)
  • Progetto di mitigazione acustica e riqualificazione ambientale in Tangenziale Est (Comune di Cologno)

Come prevede la convenzione siglata dal Comune di Rozzano con Milano Serravalle, nuove barriere antirumore saranno posizionate lungo la carreggiata sud della Tangenziale Ovest (direzione Bologna) nel tratto compreso tra il Naviglio Pavese e le località di Cassino Scanasio e Cascina Gambarone. L’opera - che prevede un investimento di 5 milioni di euro - sarà realizzata nell’arco di due anni.

Sempre a Rozzano, verrà realizzato un nuovo svincolo all’altezza di Quinto De Stampi, che potenzierà i collegamenti con le aziende e i distretti commerciali della zona. L’intervento costerà 6 milioni di euro, interamente finanziati dalla Società Fiordaliso, e richiederà poco più di un anno di lavori per essere completato.

A Cologno Monzese infine, verrà realizzata una vera e propria porta d’accesso alla città, un progetto ambizioso che contribuirà a riunire le due parti della città oggi divise dal tracciato stradale, in corrispondenza del Quartiere Stella. Il progetto - all’avanguardia non solo italiana, ma anche europea - si innesta su due chilometri di tangenziale, e alterna barriera antirumore, galleria vetrata areata e galleria vetrata chiusa, con un rivestimento di superfici vetrate e pannelli fonoassorbenti. L’investimento è di 32,5 milioni di euro, e i lavori saranno ultimati entro il 2012.

Soddisfatto il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati: “Gli ultimi sviluppi nei lavori per migliorare la viabilità su Cologno e Rozzano sono in sintonia con gli obiettivi e i principi che hanno ispirato tutti gli interventi realizzati da Milano-Serravalle negli ultimi cinque anni, ovvero un’alta qualità della vita e una maggiore fluidità del traffico, il tutto nel rispetto e nella tutela dell’ambiente. Un altro tassello nel potenziamento di quelle che si preparano a diventare le arterie della grande città metropolitana”.

Positivo anche il commento del sindaco di Rozzano, Massimo D’Avolio, “Il progetto delle barriere antirumore protegge gli edifici residenziali posti a ridosso della tangenziale e raggiunge il triplice scopo di essere funzionale, gradevole dal punto di vista estetico e soprattutto capace di tutelare il territorio e la salute dei residenti”.

Sottolinea il primo cittadino di Cologno Monzese, Mario Soldano: “Un progetto molto bello, molto ambizioso e soprattutto scritto insieme ai comitati di quartiere. Sono soddisfatto di questo ulteriore passo avanti verso la soluzione di un problema profondamente sentito dai cittadini da oltre trent’anni. La sua realizzazione sarà per Cologno un evento storico”.

Conclude Massimo Di Marco, Amministratore Delegato di Milano Serravalle Milano Tangenziali: ““Questi progetti sono l’ulteriore dimostrazione di quattro anni di lavoro intenso in cui la società ha dimostrato di saper rispettare gli impegni presi. La proficua collaborazione con le istituzioni locali ci ha consentito, come nei casi di Rozzano e Cologno, di supportare al meglio le esigenze non solo di chi percorre le nostre autostrade ma anche di chi ci vive vicino. In questo periodo abbiamo investito oltre 300 milioni di euro in nuove opere e manutenzione, altri 700 ne impegneremo nei prossimi anni per rendere sempre più ecocompatibile la nostra rete autostradale”.

lunedì 25 maggio 2009

AEROPORTI: APPROVATA LA MAPPA DEL RUMORE A LINATE

Troppo rumore genera un rischio per la salute dei cittadini. E la commissione aeroportuale di Milano Linate, presieduta dall’Enac, ha per questo approvato all’unanimità le nuove mappe acustiche che consentiranno di diminuire l’impatto del rumore sulle aree vicino allo scalo Forlanini.

Tre sono ora le fasce di rispetto del livello di rumore aeroportuale:
  • A (da 60 a 65 decibel)
  • B (da 65 a 75 decibel)
  • C (superiore a 75 decibel).
L'obiettivo più importante raggiunto è la riduzione della popolazione soggetta ai disagi provocati dal rumore degli aerei che è passata da oltre 17.000 abitanti a meno di 10.000, il 45% in meno.

Si è ridotta del 60% anche la popolazione residente nella fascia B (quella maggiormente interessata, nessuno è presente in fascia C), da più di 3.400 abitanti a meno di 1.500. L’area complessivamente interessata si è ridotta del 25%».


mercoledì 29 aprile 2009

UNA GIORNATA CONTRO IL RUMORE


Dalla vicina Svizzera Mercoledì 29 molte iniziative proposte nel canton Ticino per contrastare un fenomeno molto pericoloso per la salute delle persone

Una giornata contro il rumore che si prefigge quest'anno l'obiettivo di valutare azioni concrete per evitare il rumore molesto.

Ormai i rumori fanno parte della nostra vita quotidiana, lo subiamo ma anche lo produciamo

La giornata contro il rumore è un modo per avvicinare la popolazione alla comprensione di questi problemi e per riflettere sui comportamenti individuali, che hanno conseguenze di impatto acustico ambientale, come ad esempio lo stile di guida dell'automobile, i lavori domestici e le attività nel tempo libero.


Piccoli accorgimenti e modifiche comportamentali possono sicuramente avere un effetto benefico in questo contesto.


L'utilizzo dei mezzi pubblici e dei trasporti collettivi per i propri spostamenti possono sicuramente favorire un minor impatto fonico complessivo. Nell'ambito di questa giornata si intende responsabilizzare maggiormente l'opinione pubblica su questa problematica, che in un modo o nell'altro riguarda tutta la popolazione.
dal sito ufficiale del Canton Ticino



INTERVENTI PER RIDURRE IL RUMORE: CONVEGNO A BOLZANO


"Silenzio prego", questo il significativo titolo del convegno sulla riduzione del rumore da traffico stradale e ferroviario promosso oggi (29 aprile) a Bressanone dall’Agenzia provinciale per l’ambiente. In discussione piani di azione e misure per ridurre l’inquinamento acustico da traffico su strade, autostrada e ferrovia.

Oltre cento partecipanti al convegno di Bressanone. Automezzi e treni in transito in Alto Adige sono fonte di inquinamento acustico. Delle problematiche connesse e degli interventi previsti per ridurre il rumore da traffico stradale e ferroviario hanno discusso oggi (29 aprile) all'Accademia Cusano di Bressanone esperti locali e internazionali nel convegno "Silenzio prego" organizzato dall'Ufficio Aria e rumore dell'Appa e che ha registrato oltre cento partecipanti.

La manifestazione si é articolata in due parti: al mattino esperti di viabilità hanno illustrato la situazione del rumore provocato dal traffico in Alto Adige e hanno illustrato gli interventi realizzati e quelli in cantiere di Provincia, Autobrennero Spa e RFI Rete ferroviaria italiana, ciascuna per le tratte di propria competenza. È stata inoltre presentata una proposta di cooperazione con i Paesi oltreconfine per la lotta contro il rumore. In serata è previsto un dibattito pubblico con i relatori e i cittadini interessati.

L'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer, intervenuto al convegno, ricorda che

"il programma di intervento si articola in tre fasi: la creazione del catasto del rumore, la definizione di piani di azione e le misure da realizzarsi nel concreto."

Il catasto dei rumori è stato predisposto dalla Provincia e reso pubblico (www.provincia.bz.it/cartografia), rendendo visibile l'inquinamento acustico di giorno e di notte sulle maggiori arterie di traffico che rientrano nella competenza di gestione della Provincia. Anche il piano di azione provinciale è definito:
"In considerazione dei dati raccolti nel catasto del rumore e alle zone più densamente popolate alle prese con l'inquinamento acustico da traffico - sottolinea Laimer - la Provincia ha pianficato misure ad hoc per la riduzione del rumore e le priorità: attraverso l'impiego di asfalto fonoassorbente, la riduzione della velocità di transito, l'approntamento di pareti e finestre antirumore."


Ora si passa alla terza fase del programma, quella della realizzazione degli interventi pianificati.Il direttore dell'Appa Luigi Minach ricorda che "nella giornata internazionale contro il rumore, questo convegno si propone come il primo di una serie di incontri annuali che avranno lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'inquinamento acustico da traffico, un argomento dalle molteplici sfaccettature sul quale la Provincia è impegnata da anni per quanto di sua competenza, ovvero il traffico locale non transfrontaliero."


martedì 28 aprile 2009

AL PARLAMENTO EUROPEO SI DISCUTE DI RIDUZIONE DEL RUMORE NEI TRASPORTI

E’ stato recentemente presentato al Parlamento Europeo il rapporto "Transport at a crossroads" (Il trasporto al crocevia), da parte della professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA).

Nella sua presentazione McGlade ha sottolineato come
"Sappiamo che esiste la tecnologia per far fronte agli impatti del settore dei trasporti sull’ambiente europeo. Tuttavia, numerosi veicoli che escono dalla catena di produzione sono tutto fuorché "verdi" e il settore del trasporto merci favorisce ancora i modi di trasporto meno efficienti mentre le ferrovie dell'UE non sono ancora dotate di un sistema unificato. Nel momento in cui abbiamo bisogno di far fronte ai nostri problemi economici e ambientali con soluzioni sostenibili e "verdi", la tendenza nel settore dei trasporti sta puntando verso la direzione sbagliata e continuerà in tale modo a contribuire all'inquinamento atmosferico, all'aumento di emissioni di gas a effetto serra e di numerosi impatti ambientali negativi."
Tra il 1990 e il 2006, le emissioni di gas a effetto serra sono aumentate del 26% cioè di 180 milioni di tonnellate, con l’esclusione del trasporto aereo e marittimo internazionale (EU-15). Nel 2006, si ha un aumento più elevato delle emissioni nazionali quali ad esempio 132 milioni di tonnellate per il Belgio o i 157 milioni della Romania. [Emissioni annuali per il 2006 – Osservatorio di dati relativi al gas a effetto serra dell’EEA]

Tra il 1996 e il 2006 il volume totale di merci misurato in tonnellate-chilometro è aumentato del 35% negli Stati membri dell'UE ovvero 650 milioni di tonnellate - km, significativamente superiore al trasporto complessivo di merci in Germania. Il trasporto ferroviario di merci e quello nelle acque interne ha invece visto una diminuzione della quota di mercato. Tra il 1995 e il 2006 il numero di proprietari di autoveicoli nell'EU-27 è aumentato del 22%, il che rappresenta 52 milioni di autoveicoli. Tale incremento è equivalente all’intera flotta del Regno unito e della Spagna riuniti. Nel 2006, il numero di chilometri trascorso dai passeggeri dei paesi membri dell'EEA, è aumentato di 65 milioni di chilometri.

Le emissioni inquinanti prodotte dagli autoveicoli sono in diminuzione, ma la qualità dell’aria è tuttora un problema in tutta l’Europa. In particolare non si registrano significativi miglioramenti nelle concentrazioni di PM10 e degli ossidi di azoto che determinano un maggior impatto sulla qualità dell’aria e per la salute umana.

Molte persone sono esposte a livelli di rumore causato dai trasporti che hanno effetti sulla qualità della loro vita e sulla loro salute, in particolare nei grandi agglomerati urbani. Il rumore stradale è di gran lunga è la principale causa di esposizione al rumore. Quasi 67 milioni di persone (circa il 55% di coloro che vivono nelle città con più di 250.000 abitanti) sono esposte a livelli di rumore stradale che superano i 55 Lden (limite di confronto della UE per indicare l’eccessivo rumore) Separazione tra la crescita nel settore dei trasporti e la crescita economica L’obiettivo di ridurre i volumi di trasporto richiede politiche ben strutturate per gestire la domanda di mobilità.

Creare un sistema di trasporto ambientalmente sostenibile richiede un complesso integrato di misure. Affrontare in modo integrato gli aspetti ambientalmente più rilevanti costituisce l’approccio con miglior rapporto costi-benefici. Definire un percorso verso trasporti sostenibili richiede una visione di lungo periodo per guidare con decisione e coerenza il processo.

La relazione conferma anche che i segnali dei prezzi svolgono un ruolo essenziale nelle scelte dei consumatori: si assiste ad un aumento del 20% nella richiesta di servizi di autobus rispetto al 10% di aumento dei prezzi del carburante.
"Abbiamo ancora bisogno di obiettivi chiari, misurabili, realistici e tempestivi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, le emissioni atmosferiche e l'inquinamento acustico provocati dal trasporto. I consumatori hanno indicato, forse in maniera più critica, attraverso la loro reazione all'andamento erratico dei prezzi lo scorso anno, che i prezzi di carburante e i pedaggi stradali svolgono un ruolo nel far fronte alla richiesta di trasporto."
ha infine affermato la professoressa McGlade.

Fonte: Arpat Toscana
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martedì 17 marzo 2009

INSORIZZAZIONE CIVILE, EDILE E ARCHITETTONICA




ECOPHONE SIANG™ è la nuova linea esclusiva per le soluzioni in acustica civile proposta da SIRA.

Sira ha recentemente concluso con Suessmann AG, già agenzia Sira per i territori svizzero e tedesco, l’accordo di esclusiva per la commercializzazione e l’installazione dei prodotti dedicati in particolare alle soluzioni per l’insonorizzazione in campo civile, edile ed architettonico.

ECOPHONE SIANG™ è la linea di pannelli profilati composti da stratificazioni in lana minerale rivestiti da tessuto di vetro, progettati per l’assorbimento del rumore.

I materiali ECOPHONE SIANG™ sono stati concepiti per le applicazioni dove l’intervento di insonorizzazione deve essere coniugato con la gradevolezza della resa estetica. Per questo i prodotti sono ideali per essere utilizzati in abitazioni, uffici e aree commerciali, meeting rooms, aeroporti e stazioni, cinema, locali e discoteche, sale di prova e registrazione, cliniche e centri medici, auditorium, poligoni di tiro.

La pagina web dedicata alla linea ECOPHONE SIANG™ è anche la prima realizzata all’interno del nuovo environment web progettato da Sira, la cui fase realizzativa procede rapidamente: a breve saremo lieti di presentare il nuovo sito integralmente rinnovato.

venerdì 13 marzo 2009

MUSICA E RUMORE: RISCHI PER LA SALUTE

E' stato presentato uno studio nell'ambito delle attività del Dipartimento Prevenzione della Azienda Sanitaria di Firenze, relativo al clima acustico negli ambienti di svago rivolti ai giovani, ed ai rischi ad esso correlati.

MUSICA E RUMORE
La musica, anche se soggettivamente gradevole, può essere causa di eventi dannosi quando il livello acustico a cui si è esposti è eccessivo; tali eventi dannosi si identificano con i danni uditivi ed extrauditivi da rumore. Non si possono definire soglie certe di danno o pericolo, ma soltanto limiti statisticamente accertati come potenzialmente lesivi; vi è infatti una grossa variabilità individuale per quanto riguarda la vulnerabilità da esposizione a rumore. Come dimostrato da molti studi, nel determinare i danni all’apparato uditivo è di fondamentale importanza, oltre al livello sonoro, il tempo di esposizione.

Infatti, dal punto di vista fisico, l’ammontare di energia assorbita dall’orecchio è il prodotto del livello sonoro per il tempo di esposizione. Ne consegue che un dato incremento del livello sonoro, associato ad un proporzionale decremento del tempo di esposizione, produrrà lo stesso rischio.

Così ad esempio, se si incrementa di 3 dB il livello sonoro (che significa raddoppiare la pressione sonora) si dovrà dimezzare il tempo di esposizione per non aumentare il rischio a cui si è esposti.

Negli ultimi anni l'ascolto di musica in ambienti ludici è diventato un pericolo per l’udito poiché può raggiungere livelli estremamente elevati e perché un numero crescente di persone vi è esposto, in particolare i giovani.

Il rumore negli ambienti di divertimento presenta problemi sanitari per le seguenti considerazioni:

- l’ascolto della musica ad alto volume per alcune ore, come avviene in discoteca, determina una temporanea diminuzione della capacità uditiva, torpore e deconcentrazione; tali condizioni rappresentano spesso una concausa degli incidenti stradali all’uscita dalle discoteche;
- si può indurre una sorta di abitudine, o assuefazione, all’ascolto della musica ad alti volumi;
- tali alti livelli sonori, che possiamo definire “superflui” e che potrebbero essere facilmente evitabili, vanno a sommarsi a quelli già in eccesso a cui siamo quotidianamente sottoposti nelle città, sia di giorno che di notte.

MUSICA IN DISCOTECA
Il D.P.C.M. n° 215/99 “Regolamento recante norme per la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo e nei pubblici esercizi” e succ. modifiche ha introdotto limiti di pressione sonora a cui gli avventori possono essere esposti all’interno dei locali, pari a LAsmax 102 dB(A) e LAeq 95 dB(A). Questi limiti valgono per le discoteche e per i luoghi in cui si tengono spettacoli e concerti.

Per approfondire le conoscenze sul clima acustico nelle discoteche, il Dipartimento Prevenzione della ASF ha realizzato dal 2003 al 2005 lo studio “Rilevazione del clima acustico all’interno dei locali di intrattenimento danzante”, nelle zone Nord/Ovest e Mugello, consistente in verifiche della documentazione tecnica e del livello di pressione sonora su un campione di locali da ballo, allo scopo di appurare il rispetto dei limiti del D.P.C.M. n° 215/99.

A tutti i locali censiti (17) è stata inviata la richiesta di documentazione tecnica. E’ stato sottoposto a controllo fonometrico il 60% delle attività presenti nel territorio in studio (10/17). La scelta del campione è stata eseguita sulla base di criteri di capacità recettiva, potenzialità dell’impianto elettroacustico e tipologia di locale (discoteche, balere, etc.). Le ispezioni e le rilevazioni fonometriche sono state effettuate in una prima fase a locale chiuso (in orario diurno, senza avventori) concordando il rilievo con il gestore, e successivamente a locale aperto (in orario notturno con avventori) senza preavviso. Le rilevazioni fonometriche sono state eseguite al centro pista e nella zona di calma (tavolini).

I risultati dell’indagine sono stati i seguenti:

- Il 71% dei gestori (12 unità) ha inviato la documentazione richiesta.
- Le relazioni tecniche esaminate hanno evidenziato carenze rispetto alla normativa nel 25% dei casi (3 unità).
- I rilievi a locale chiuso sono stati eseguiti nel 41% di quelli censiti (7 unità).
- Tali rilievi hanno evidenziato rispetto della normativa nel 57% dei casi (4 locali), mentre nel 43% (3 locali) hanno evidenziato irregolarità.
- Le irregolarità evidenziate sono costituite nel 66% dei casi dal superamento dei limiti sonori; nel 34% dalla mancanza del limitatore protetto.
- I superamenti rilevati sono stati consistenti, arrivando fino ad un livello pari a LAsmax 107,1 dB(A) rispetto al valore LAsmax 102,0 dB(A) indicato dalla normativa come livello massimo consentito.
- I rilievi a locale aperto sono stati seguiti nel 17,6% di quelli censiti (3 unità).
- Si è rilevato il superamento dei limiti sonori in 1 caso (33,3%).
- Il superamento registrato è stato anche in questo caso rilevante, raggiungendo un livello pari a LAsmax 106,4 dB(A).

MUSICA IN PALESTRA
Il connubio tra musica e sport sta ormai diventando sempre più stretto. Ogni pratica sportiva ha la propria musica d’elezione: così esiste la musica per il fitness, acquafitness, spinning, cardiobike, acquagym, aerobica, piscina, ecc.

Nel biennio 2006-2007 la U. F. Igiene e Sanità Pubblica della Zona Nord/Ovest ha condotto lo studio “Rilevazione del clima acustico all’interno di strutture collettive per la popolazione (palestre-piscine)” finalizzato ad approfondire analiticamente i livelli sonori su un campione di strutture presenti nel territorio. Diversamente dalle discoteche, per queste strutture non esistono norme che ne regolano la rumorosità interna, se non alcune indicazioni del CONI inerenti i limiti di rumorosità degli impianti di climatizzazione, aerazione, ecc. e, per quanto riguarda le piscine, l’Accordo Stato-Regioni del 16/01/2003 che prevede un limite massimo pari a 1,6 sec. per il tempo di riverberazione.

Dal censimento delle unità locali sul territorio di competenza, sono risultate presenti 16 palestre e 6 piscine (di cui 2 annesse a palestre). I rilievi fonometrici sono stati effettuati in un campione di 5 piscine e 7 palestre. Nelle piscine sono stati effettuati rilievi di rumore durante lo svolgimento delle attività di acquagym e di hydrobike, essendo quelle che con più frequenza utilizzano musica per il loro svolgimento. Nelle palestre, essendo più numerose le attività che utilizzano musica, le misure eseguite hanno riguardato più attività: step, pump, training zone, spinning.

I risultati dell’indagine sono stati i seguenti:
- Nelle piscine, durante le attività di acquagym e hydrobike, il valore del parametro LAsmax è risultato sempre inferiore a 102 dB(A), limite previsto per le discoteche dal D.P.C.M. n° 215/99 e preso come riferimento per questa indagine.
- Nelle palestre, la rumorosità misurata durante le attività sportive a corpo libero (step, pump, training zone) ha evidenziato valori del parametro LAsmax sempre inferiori al limite di 102 dB(A), mentre l’attività di spinning supera in maniera quasi costante il valore di 102 dB(A).


CONCLUSIONI
L’esposizione al rumore è la maggior causa di danni uditivi a livello mondiale. I rischi di danno uditivo sono legati al livello sonoro ed al tempo di esposizione.

L’esposizione a livelli sonori superiori a 80 dB(A) per 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana è considerato un rischio potenziale: questo è il limite per il quale i regolamenti adottati dai paesi della UE prevedono l’adozione di interventi correttivi per la protezione dal rumore nei luoghi di lavoro.

Si stima che nei paesi industrializzati, nel corso degli ultimi 20 anni, mentre il numero degli esposti al rumore occupazionale è decresciuto, il numero dei giovani esposti al rumore “sociale” sia triplicato; parallelamente, si è registrato un incremento drammatico e diffuso di lesioni uditive. In Italia, gli ipoacusici rappresentano il 12% della popolazione con un incremento medio annuo del 5% interessante prevalentemente i giovani che quindi nel 2010 saranno il 27% contro il 22% di ipoacusici legati alla terza età.

La diminuzione dei livelli sonori nei locali da ballo può rappresentare un efficace sistema per contribuire alla prevenzione di effetti dannosi, non solo a carico dell’udito. Infatti, l’esposizione ad alti livelli sonori, uniti all’eventuale assunzione di alcolici, all’uso di sostanze psicoattive, all’eccessiva sollecitazione dell’apparato visivo con luci psichedeliche, come avviene all’interno delle discoteche, può costituire una importante concausa degli incidenti stradali che troppo spesso si verificano all’uscita dai locali.

Mentre lo studio europeo riporta per i lettori MP3 livelli medi equivalenti (LAeq) fra 80 e 115 dB(A), in Europa è vigente la norma CEI EN 50332 che prevede per gli auricolari dei lettori MP3 l’emissione di un livello sonoro massimo di 100 dB.

Tale limitazione non è sufficiente a tutelare gli utilizzatori qualora venga fatto un uso scorretto dell’apparecchio (es. ascolto ad alto volume o per un tempo eccessivo). La Commissione Europea prevede di organizzare a Bruxelles, all’inizio del 2009, una conferenza con gli Stati membri, i rappresentanti dell’industria, i consumatori e tutte le parti interessate per la valutazione dei dati emersi dallo studio e delle possibili soluzioni tecniche da adottare per ridurre al minimo il rischio uditivo. Potrebbero inoltre essere contemplati ulteriori interventi normativi o la revisione degli attuali standard di sicurezza.

In alcuni studi americani condotti nei centri di fitness sono stati riscontrati livelli sonori che raggiungevano 110 dB durante gli esercizi di aerobica; in altri variavano tra 78 e 106 dB, mentre gli utenti e gli istruttori esaminati riferivano perdite uditive fluttuanti ed acufeni.

Si può ipotizzare che le persone che partecipano in palestra ad attività di spinning per 2–3 volte alla settimana siano esposte ad un rumore pari o superiore, anche se distribuito nel tempo, rispetto a chi frequenta nel fine settimana una discoteca.

Questo dato è avvalorato anche dalle indagini eseguite dalla ASF sul clima acustico all’interno delle discoteche e degli impianti sportivi messe a confronto nel Grafico sottostante. Potrebbe essere interessante estendere questo confronto anche ad altri ambienti particolarmente frequentati dai giovani, come ad esempio le scuole di danza moderna, i negozi di abbigliamento sportivo e di tendenza, i negozi di elettronica ed hi-fi, in cui la musica è spesso diffusa ad alti livelli sonori.

Compatibilmente con lo svolgimento delle attività di servizio, in corso e programmate, ci si auspica di poter avviare, in tempi relativamente brevi, tali nuove indagini associandole anche a rilievi di controllo nelle strutture più rumorose oggetto delle precedenti indagini, per valutare l’idoneità degli interventi e dei provvedimenti adottati.

Per chi vuole approfondire Il testo integrale dello studio è reperibile a questo link:

http://www.arpat.toscana.it/arpatnews/2009/027-09-rischi-per-ascolto-musica

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sabato 28 febbraio 2009

QUALI SONO LE FONTI DEL RUMORE?

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Il rumore è la propagazione in un mezzo elastico (aria, acqua...) di onde meccaniche originate dalla sorgente del rumore stesso.

Le principali fonti di rumore che interessano da un punto di vista ambientale sono in ordine di importanza:

  • il rumore da traffico (traffico veicolare, ferroviario e aeroportuale)
  • il rumore da attività industriale e artigianale
  • il rumore originato da attività musicali e ricreative


Altre sorgenti di rumore, rispetto al traffico, sono dunque:

Attività industriale/artigianale

Il rumore può essere originato da impianti, macchinari ed emissioni in atmosfera di industrie ed attività artigianali di dimensioni variabili e con emissioni di rumore estremamente diversificate. Tali emissioni possono interessare, se le attività produttive non sono inserite in zone esclusivamente industriali (classe VI nella classificazione acustica del territorio comunale prevista dalle Legge 447/95), ambienti abitativi.

Attività musicali/ricreative

Interessano discoteche, piano bar, spettacoli musicali sia all'aperto (nel periodo estivo) che in ambiente chiuso. Possono essere emessi livelli di rumore piuttosto elevati specialmente in periodo notturno, con notevoli disagi alla popolazione residente.

Attività e fonti di rumore in ambiente abitativo

Le emissioni in questo caso sono dovute principalmente ad impianti condominiali ed elettrodomestici (condizionatori, pompe di calore, impianti di riscaldamento, autoclavi ed elettrodomestici di uso casalingo). Interessano generalmente gli ambienti abitativi.


SOLUZIONI SIRA PER INSONORIZZARE


s.i.r.a. - società italiana per il risanamento acustico - opera da oltre venti anni nel campo della bonifica acustica civile ed industriale.


Questi anni di attività, hanno permesso a s.i.r.a. di salvaguardare la salute di migliaia di lavoratori e di consentire alle aziende italiane ed estere di mantenere inalterata la loro produzione.

Contattateci: siamo a vostra disposizione per sopralluoghi gratuiti, nei quali rileveremo i problemi esistenti e vi proporremo un’attenta analisi finalizzata alla soluzione ideale per rimuovere ogni eccesso di rumore, sia esso legato a cicli operativi, o a particolari condizioni ambientali.

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martedì 17 febbraio 2009

SIRA PARTECIPA A MADE EXPO 2009

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Grande successo per la partecipazione di SIRA a MADE EXPO 2009 di Milano nei giorni 04-07 Febbraio. MADE EXPO è la Fiera internazionale dedicata ad architettura, design ed edilizia.

In questa edizione SIRA ha presentato una novità assoluta per il mercato italiano: la linea di prodotti progettati per gli interventi di insonorizzazione in campo civile. I nuovi prodotti SIRA consentono di coniugare le caratteristiche di abbattimento acustico con la leggerezza, la facilità di montaggio ed il gradevole impatto estetico.

La linea comprende pannellature e prodotti per interni (pareti, soffitti, pavimenti) e per esterni. Il vastissimo campo delle applicazioni spazia dagli ambienti d’ufficio (open spaces, sale riunioni, hall) alle aree pubbliche (sale conferenza, auditorium, cinema, locali, palestre, parcheggi).

Ancora una volta i prodotti SIRA hanno riscontrato ottimi riscontri ed interesse tra visitatori e potenziali clienti.



martedì 3 febbraio 2009

IL RUMORE DANNEGGIA IL CUORE

Chi vive in aree di forte inquinamento acustico rischia l'infarto in misura maggiore di chi sta in zone silenziose


Uno studio condotto a Stoccolma dagli scienziati del Karolinska Institute ha dimostrato che vivere in contesti urbani in cui ci sia la presenza di forti rumori molsti, come il traffico, possa danneggiare il muscolo cardiaco in modo anche grave, aumentando considerevolmente il rischio di infarto.

E' quanto riportato anche in un articolo del Corriere della Sera, che evidenzia come g"li studiosi svedesi abbiamo studiato la storia clinica di oltre 1.500 abitanti della città di Stoccolma colpiti da infarto nel periodo 1992-94 (338 dei quali deceduti) e hanno confrontato i dati con quelli relativi a un campione di oltre 2mila individui selezionati casualmente tra i cittadini".

"Ogni individuo è stato associato al proprio indirizzo di residenza e alla stima del livello di inquinamento acustico di quella specifica area, e per ciascuno sono state raccolte anche informazioni relative all'esposizione ad altri fattori di rischio, come quelli già noti correlati all'inquinamento atmosferico".


Il pericolo aumenta da 50 decibel in su:
infatti - continua l'articolo - "una volta esclusi dall'analisi tutti i soggetti con deficit uditivi o regolarmente esposti ad altre fonti di rumore, i ricercatori hanno potuto stabilire che c'è un 40% di probabilità in più di avere un infarto qualora si conviva con un livello di inquinamento acustico da traffico superiore ai 50 decibel. E considerando che, mediamente, su una strada a traffico intenso si registrano tra gli 80 e i 100 decibel, appare chiaro che la soglia è davvero bassa".

Fonte: Corriere della Sera - livescience

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giovedì 29 gennaio 2009

AEROPORTO DI PERETOLA CONTROLLI ARPAT SU RUMORE


Nonostante le procedure antirumore, tra il 2002 e il 2007 si è registrato un incremento, circa il 15%, della popolazione esposta al rumore dell'aeroporto Amerigo Vespucci.

E' quanto emerge da una mappa acustica dell'aeroporto fiorentino realizzata da Arpat.


'E' difficile dire se una pista parallela avrebbe un impatto acustico inferiore sugli abitanti di quella zona''.

E' il giudizio di Andrea Poggi, responsabile della sezione del dipartimento di Firenze dell'Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) che si occupa di rumore, infrastrutture e trasporti. Poggi ne ha parlato in occasione della presentazione della mappa acustica dell'aeroporto fiorentino Amerigo Vespucci.

''A noi risulta - ha tuttavia tenuto a precisare l'Arpat - che nessun iter amministrativo per una nuova pista e' stato avviato e sicuramente nessun parere ci e' stato formalmente chiesto''. ''Bisogna fare molte verifiche - ha aggiunto Poggi - e capire bene quale traffico aeroportuale la nuova pista dovrebbe ospitare. L'impatto, poi, non e' solo acustico: c'è da valutare come la nuova pista andrebbe a incidere con altri progetti sulla stessa zona. C'è da chiedersi, ad esempio: un'altra pista quale traffico aereo sarebbe in grado di sopportare? Peretola - ha continuato - gode oggi del privilegio di poter vedere atterrare solo poche tipologie di aeromobili, tutti di nuova generazione e tutti con emissioni sonore piu' contenute. E' ipotizzabile che la situazione cambierebbe con un'altra pista: ci sarebbe un'altra offerta turistica, piu' larga, e l'impronta non sarebbe piu' questa. Da valutare poi anche in che direzione decollare''. ''Infine - ha concluso Poggi - oggi l'aeroporto chiude alle 23 e accetta solo alcuni sforamenti; nel momento in cui ci sarebbe un aeroporto con offerta diversa, come cambierebbe questa attivita'?''.


Fonte: Toscana radio News e toscanatv.com
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domenica 25 gennaio 2009

LA MAPPA ACUSTICA DELL'AEROPORTO FIORENTINO AMERIGO VESPUCCI


La mappa acustica dell’aeroporto fiorentino Amerigo Vespucci sarà presentata ai giornalisti giovedì 5 febbraio alle ore 11, presso il Dipartimento ARPAT di Firenze, in Via Ponte alle Mosse 211, nel corso di una conferenza stampa.

E’ uno studio aggiornato sul rumore prodotto dall’aeroporto fiorentino sulla popolazione. Interverranno: Sonia Cantoni, Direttore generale di ARPAT, Maura Ceccanti, Responsabile del Dipartimento ARPAT di Firenze e Andrea Poggi, Responsabile dell’Unità Operativa Infrastrutture di Mobilità, Reti Elettriche e di Comunicazione del Dipartimento ARPAT di Firenze.

Il Dipartimento ARPAT di Firenze effettua dal 1996 il monitoraggio sistematico dell’impatto acustico derivante dall’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze. Nel 2002 è stata predisposta la prima mappa acustica, oggi ARPAT ha elaborato i nuovi dati, che definiscono l’attuale impronta acustica dell’aeroporto fiorentino rispetto alla popolazione residente nelle zone limitrofe.
La mappa acustica contiene importanti informazioni sulla popolazione esposta al rumore e sull’efficacia della procedura antirumore adottata.

Fonte: ARPAT