sabato 12 aprile 2008

PERCHE' IL RUMORE E' UN PERICOLO?


Il danno da rumore non è un problema legato solo al mondo del lavoro.

Tuttavia negli ambienti pubblici o lavorativi esiste una severa normativa che disciplina le precauzioni da adottare quando si svolgano determinate mansioni, imponendo l’uso di strumenti sia collettivi che individuali di protezione.

Per ogni categoria di lavoratori viene codificato un elenco di rischi correlati alla loro professione.

Questo perché i danni da rumore possono essere permamenti, e insorgono a partire da intensità di suono di 90 dB, e crescono proporzionalmente al loro aumentare e alla durata del rumore. Più aumenta l’intensità, minore è il tempo necessario a provocare danni permanenti all'udito.

Quest’ultimo si rende responsabile in molti casi anche della rumorosità extraurbana, quale ad esempio quella pre sente in prossimità di autostrade, strade di grande svincolo, etc.
Al traffico veicolare va aggiunto anche quello aereo, che riguarda gli abitanti di zone in prossimità di aeroporti o in corrispondenza di corridoi di volo. Altre possibili sorgenti rumorose non legate all’ambiente lavorativo sono quelle riconducibili ad abitudini di vita o ad hobbies, quali ad esempio la frequentazione di discoteche e/o la caccia.

Da un’intensità appena percepibile (detta soglia di udibilità) si può arrivare a valori sempre più elevati che possono determinare dolore (soglia del dolore). All’interno di questi valori estremi esistono diversi livelli di comune riscontro nella nostra vita quotidiana; si ricorda che:
1) la soglia di udibilità è tra 5 e 10 dB;
2) il tic-tac di un orologio ha un’intensità di 20 dB;
3) una normale conversazione si svolge a 60-70 dB;
4) un concerto rock e alcune attività lavorative possono supera-
ri i 100 dB;
5) un aereo al momento del decollo supera i 120 dB e quindi la
soglia del dolore.

I danni da rumore si verificano a carico del nervo acustico (l’ottavo paio di nervi cranici) e sono di tipo irreversibile; proprio per questa caratteristica, nei luoghi di lavoro a rischio il personale è sottoposto a controlli audiometrici la cui periodicità dipende dal tipo e dall’intensità della fonte sonora cui è esposto: si varia da controlli effettuati ogni 2-3 oppure ogni 6 mesi o una volta all’anno.

Oltre ai danni permanenti all'apparato auditivo, il rumore può anche avere nel tempo effetti deleteri sulla salute fisica e mentale di una persona che lavori o abiti in una zona ad alto inquinamento acustico.

Può determinare in particolare:
- alterazioni della frequenza cardiaca e circolatoria;
- modificazioni della pressione arteriosa;
- aumento delle resistenze vascolari periferiche;
-modificazioni funzionali del sistema nervoso e neurovegetativo;
- alterazioni a carico dell’apparato digerente;

... e inoltre contribuire all’aumento degli infortuni sul lavoro facendo diminuire l’attenzione e la concentrazione degli operatori e la percettibilità dei segnali acustici.

Conoscendo il livello di rumorosità si possono attuare
misure di prevenzione adeguate.

- Tale livello si ricava da misure effettuate con strumenti detti fonometri rapportate al tempo di esposizione quotidiana.

- A diversi valori di rumorosità corrispondono criteri di prevenzione differenti, come imposto dagli obblighi di legge

Per qualsiasi informazione o soluzione al problema rumore, provate a contattare SIRA.

SIRA è specialista in Italia in soluzioni per la riduzione del rumore e l'insonorizzazione acustica industriale.
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