martedì 23 dicembre 2008

MILANO: APPROVATO IL PIANO DI AZZONAMENTO ACUSTICO


Il piano assegna ad ogni porzione omogena di territorio una classe acustica tra le sei individuate con la conseguente applicazione di determinati valori limite per il rumore: i limiti più bassi sono quelli stabiliti per la classe I, la più protetta, e vanno via via crescendo per raggiungere i valori più alti in corrispondenza della classe VI.

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"Abbiamo compiuto un lavoro approfondito e importante che ci permetterà di mettere in atto azioni integrate di prevenzione e di controllo sull'inquinamento acustico in città".
Lo ha detto l'assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci illustrando il nuovo piano di azzonamento acustico approvato oggi dalla Giunta.
"Il piano - ha aggiunto - protegge soprattutto le aree verdi e le aree sensibili (ospedali, scuole, ecc.) e costituisce la base per il successivo piano di risanamento acustico e per attivare i controlli della vigilanza urbana".

Il nuovo piano di azzonamento acustico è stato elaborato dai tecnici dell'Agenzia per la Mobilità e Ambiente che hanno lavorato in stretta collaborazione con i settori comunali di urbanistica, commercio, verde e salute.

Il piano assegna ad ogni porzione omogena di territorio (ovvero che presenta caratteristiche simili) una classe acustica tra le sei individuate dalla legislatura, con la conseguente applicazione di determinati valori limite per il rumore: i limiti più bassi sono quelli stabiliti per la classe I, la più protetta, e vanno via via crescendo per raggiungere i valori più alti in corrispondenza della classe VI. Come unità minima territoriale per la definizione delle classi acustiche omogenee è stato considerato l'isolato.

Altro elemento importante del piano è l'inserimento nella fascia di massimo rispetto (I) di parchi, asili, scuole e ospizi in modo da garantire la tutela ambientale per le categorie più sensibili.

La classificazione acustica di ogni area tiene conto dei vincoli derivanti dalla normativa e che dipendono da alcuni fattori: densità di popolazione, presenza e densità di attività artigianali, commerciali e industriali, vicinanza a infrastrutture di trasporto, presenza di recettori sensibili e, infine, dalle classificazioni acustiche dei comuni confinanti.

Il piano detta le norme in materia di inquinamento acustico e stabilisce i criteri per la classificazione del territorio comunale con il doppio obiettivo di salvaguardia preventiva delle zone e di individuazione e intervento su aree caratterizzate da inquinamento acustico, al fine di tutelare la salute pubblica dei cittadini.

Il piano di azzonamento è uno strumento dinamico che deve tener conto delle trasformazioni urbane e contestualmente deve anche intervenire sulla pianificazione cittadina.
Per questo motivo sarà aggiornato annualmente con momenti di revisione e adozione delle varianti che via via si delineeranno.
Il piano è già stato presentato ai Consigli di Zona del cui parere si è tenuto conto. I prossimi passaggi prevedono l'approvazione da parte del Consiglio comunale e i pareri dell'Arpa e dei comuni confinanti.

Il piano costituisce un elemento importante di una più vasta strategia anti-rumore promossa dall'Amministrazione comunale che prevede anche la stesura di un regolamento per la minimizzazione dell'impatto acustico e con la definizione di un protocollo volontario con i gestori dei locali notturni.

La strategia anti-rumore del Comune prevede inoltre il rafforzamento dell'attività di controllo da parte della vigilanza urbana per garantire il rispetto delle norme.

[Fonte: Comune di Milano]

venerdì 12 dicembre 2008

INQUINAMENTO ACUSTICO MARI E OCEANI CAUSA SCONVOLGIMENTI

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L'inquinamento acustico prodotto dall'attività umana danneggia anche il delicato l'equilibrio dell'ecosistema marino e minaccia la sopravvivenza di intere specie animali

Peggiora ad esempio la già difficile condizione dei grandi mammiferi marini. Queste specie usano i suoni, talvolta su lunghe distanze, per comunicare, cercare cibo e per l'accoppiamento.



La notizia giunge in concomitanza con nuove preoccupazioni: si teme, infatti, che il livello crescente di biossido di carbonio (CO2) , risultato della combustione dei combustibili fossili, possa peggiorare i livelli di inquinamento acustico proveniente dalle attività umane in aumento.

E' quanto affermato dal Foro Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change) che ha istituito dal Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e l'Organizzazione Meteorologica Mondiale chee hanno segnalato, nel loro ultimo rapporto, il livello crescente di acidità o ''acidificazione'' dei mari e degli oceani.

Inoltre, ricercatori del Monterey Bay Aquarium, Istituto di Ricerca statunitense, ipotizzano altresi' che l'aumento di acidità degli oceani possa causare anche l'aumento dell'inquinamento acustico nell'ambiente marino.

Infatti, il cambiamento nella composizione chimica dell'acqua del mare equivarrebbe, attualmente, a una diminuzione del 10% della sua capacità di assorbire i suoni a bassa frequenza, rispetto a prima della Rivoluzione Industriale.

''Negli oceani e nei mari del pianeta aumenta l'inquinamento acustico come risultato dell'incremento delle imbarcazioni, dei survey sismici e della nuova generazione di sonar militari''. Lo ha denunciato oggi un gruppo di ONG attive nella conservazione delle specie protette intervenendo alla Conferenza della Convenzione sulle Specie Migratrici del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente.

Si pensa che la soluzione sia che i governi e l'industria debbano esortare ad adottare motori più silenziosi per le imbarcazioni, regole più ferree sull'uso dei survey sismici nella ricerca di giacimenti di petrolio e di gas e tecnologie sonar innovative e meno invasive da parte delle marine militari.


giovedì 4 dicembre 2008

AUTOSTRADE: GESTORI IN RITARDO SU PIANI ANTIRUMORE OBBLIGATORI

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Le società concessionarie autostradali, nonostante le tecnologie per l'abbattimento del rumore siano già disponibili, non hanno provveduto per anni a realizzare i piani di abbattimento.

Per capire lo stato dei fatti la Commissione ''Ambiente e protezione civile'' delle Regioni, coordinata dall'assessore Silvio Greco (Regione Calabria), ha deciso di convocare tutte le Società di gestione delle autostrade italiane.

E questo prima del confronto con il Governo per l'attuazione della legge 447/1995 che prevede l'approvazione dei ''Piani di abbattimento del rumore autostradale'.

Su 14 società concessionarie solo otto hanno completato la verifica delle modalità e delle localita' in cui intervenire per tutelare la salute dei cittadini, senza però effettuare gli investimenti.

Altre 3 Società hanno avanzato informazioni carenti dal punto di vista tecnico, mentre altre tre Società di gestione (tra cui l'Anas) non hanno mai comunicato a Regioni e Ministero dell'Ambiente i propri piani di contenimento dell'inquinamento acustico.

"Si tratta - ha spiegato Greco - di una grande sottovalutazione della responsabilità sociale verso la tutela della salute dei cittadini, da parte di soggetti che hanno ricevuto una concessione pubblica con precisi vincoli normativi ed amministrativi".

Si sottolinea che l'inadempienza non deriva dalla mancanza di risorse finanziare, visti anche i bilanci delle società dei gestori autostradali. Si dovrà dunque pensare a sanzioni più efficaci per chi non rispetta l'obbligo della tutela della salute dei cittadini nei confronti dell'inquinamento acustico.

sabato 29 novembre 2008

BARRIERE ANTIRUMORE SULLA A25



Per ridurre l'inquinamento acustico sulla A25 Torano-Pescara, il Comune e Strada dei Parchi Spa hanno previsto uno stanziamento di oltre 800.000 euro per la messa in opera di barriere antirumore e la bonifica di un’area sulla quale insistono alcune abitazioni private e soprattutto edifici scolastici.

L’intervento, che prevede l’installazione di una barriera fonoassorbente lunga 315 metri ed alta 5, consentirà di limitare l’impatto acustico provocato dal traffico veicolare, in particolare, sull’edificio di via Einaudi che ospita l’Istituto tecnico commerciale, ma anche gli uffici del centro provinciale per l’impiego e gli uffici zonali del Corpo forestale dello Stato.

L’opera di bonifica, che recepisce le indicazioni di legge in materia di contenimento e abbattimento del rumore derivante dal traffico veicolare e la normativa sulla valutazione dell’impatto ambientale, sarà ultimata, salvo sospensioni per avverse condizioni meteo, il 24 marzo 2009.

sabato 15 novembre 2008

INQUINAMENTO ACUSTICO E MODIFICA ARTICOLO 844 DEL CODICE CIVILE

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La Commissione Affari sociali della Camera, durante la seduta del 9 novembre scorso, ha espresso parere favorevole sul nuovo testo della proposta di legge in materia di inquinamento acustico.

Il testo descrive quali siano i rumori che devono considerarsi rientranti nella soglia di normale tollerabilità ai fini dell'articolo 844 del codice civile.

L’art. 844 stabilisce che il proprietario di un fondo non possa impedire l’emissione di rumori da parte del vicino, se questi non superano la normale tollerabilità, ovvero rientrano nei limiti indicati nell'articolo 4, comma 2, del DPCM 14 novembre 1997, emanato in attuazione della legge n. 447 del 1995, legge-quadro sull'inquinamento acustico.

Secondo il DPCM 14 novembre 1997, è trascurabile il rumore inferiore a 50 dB(A) di giorno e a 40 dB(A) di notte misurato a finestre aperte; nonché il rumore ambientale inferiore a 35 dB(A) di giorno e 25 dB(A) di notte misurato a finestre chiuse.

Nella seduta del 10 novembre, la proposta di legge è stata esaminata dalla Commissione per le Politiche dell'Unione europea. E non trattandosi di un settore regolato dal diritto comunitario, e poiché non ci sono elementi di contrasto con le disposizioni comunitarie, la Commissione ha espresso parere favorevole.

mercoledì 29 ottobre 2008

TROPPO CHIASSO A SCUOLA? TAPPI GRATIS!



IL CASO IN UNA MATERNA DI RAVENNA

E' notizia di questi giorni (ad esempio ANSA e Il Giorno) di un vecchio problema e mai sanato relativo al rumore che affligge gli ambienti scolastici.

Le misure in dotazione sono tappi per le orecchie, e leggiamo che: "Potranno utilizzarli dopo pranzo, quando i bimbi si scatenano nella ricreazione. I dispositivi, muniti di cordino per non dimenticarli in giro, vengono forniti gratuitamente dall’amministrazione comunale di Ravenna, che intende in questo modo salvare i timpani delle sue insegnanti destinate alle scuole più vecchie, quelle non insonorizzate, dove il rumore dei bambini, appunto al momento della ricreazione dopo la pausa pranzo, raggiunge livelli compresi fra gli 80 e gli 85 decibel".

"L’esposizione al rumore — come conferma lo stesso Comune — può essere un elemento di rischio in casi particolari esclusivamente per le insegnanti, perché è collegata alla durata nel tempo e all’usura derivante da decenni di permanenza nell’ambiente. I dispositivi peraltro permettono di sentire, non rendono sordi — rassicurano — ma semplicemente attutiscono l’impatto dell’onda sonora". [Fonte : il Giorno]

In effetti il problema della qualità acustica degli edifici scolastici e le conseguenti condizioni di benessere per insegnanti e studenti sono tra gli aspetti forse più trascurati nella progettazione e realizzazione delle scuole. Infatti il D.M. 18/12/75, che norma tale materia, ha trovato a tutt'oggi scarsa applicazione.

E il problema non è solo relativa a un comune o una regione, come afferma in un interessante documento l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente della Provincia autonoma di Trento. [PDF] RUMORE E AMBIENTI SCOLASTICI o una indagine dell'ARPAT Toscana

Se c'è chi afferma che è importante un intervento strutturale in grado di assorbire il rumore che si crea nei saloni, in modo da mantenere sempre entro i limiti il livello di inquinamento acustico, è pur vero che esiste già la possibilità tecnica di abbattere l'inquinamento acustico, adottando le contromisure necessarie.

Il problema, ormai da anni al vaglio di diverse autorità a livello mondiale, è superabile applicando la scienza dell’acustica e creando diverse soluzioni di insonorizzazione che possano eliminare il problema alla fonte e rispettare le vigenti leggi in materia.

E' dunque importante mettere a disposizione la propria esperienza in questa disciplina per tutelare chi subisce il danno da rumore e per essere d’aiuto a chi il rumore lo crea con la propria attività ma vuole rimanere nei limiti delle vigenti leggi.


giovedì 18 settembre 2008

INQUINAMENTO ACUSTICO


Secondo una recente indagine di ARPA FVG (Agenzia Regionale della Protezione per l'Ambiente del Friuli Venezia Giulia), in Europa il problema “rumore” risulta sempre più rilevante e si stima che il 25% della popolazione europea sia esposta a livelli sonori tali da costituire un pericolo per la sua salute e la sua qualità della vita.

Con il Sesto Programma d’Azione per l’AmbienteAmbiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta” la Comunità Europea si è data l’obiettivo di ridurre sensibilmente il numero di persone costantemente soggette a livelli medi di inquinamento acustico di lunga durata, in particolare il rumore del traffico terrestre, i quali, secondo studi scientifici, provocano danni alla salute umana.

La gravità e la diffusione dell’inquinamento acustico, infatti, sono testimoniate da numerosi documenti prodotti dalla comunità Europea.

Sempre all’interno del Sesto Programma d’Azione per l’Ambiente viene rilevato che la causa prevalente di tali situazioni risulta essere riconducibile al settore trasporti, in particolare dai trasporti aerei e su strada. Il primo passo da compiere è pertanto quello di attuare normative in materia che conducano ad azioni di riduzione del rumore a livello locale.

Dati e rapporti sul rumore

Lo stato dell'ambiente in relazione al rumore, negli ultimi anni, è descritto in:

Rapporto sullo Stato dell'Ambiente - Aggiornamento 2005:


mercoledì 10 settembre 2008

ROMA E' LA CAPITALE DEL RUMORE: SI ATTENDE UNA REGOLAMENTAZIONE


Martedì prossimo a Roma, in Consiglio comunale, i comitati di quartiere ma anche organizzazioni di categoria del commercio e della ristorazione esporranno al sindaco Gianni Alemanno e agli assessori competenti (quello alla Mobilità, Sergio Marchi, e al Commercio, Davide Bordoni), le criticità legate alla vivibilità del centro storico.

Tra i principali problemi che saranno posti all’ordine del giorno, il problema legato al rumore rivestirà un aspetto tutto particolare. Tra Notti bianche e traffico cittadino le infrazioni alla normativa che disciplina le emissioni sonore sono infatti aumentate negli ultimi tre mesi.

A sondare gli umori delle associazioni dei cittadini, però, si capisce che quella di San Saba è una piccola isola felice. Ne è prova il lavoro extra svolto dall’Arpa, che su richiesta dei cittadini hanno effettuato durante l’estate 280 sopralluoghi e stilato 185 relazioni tecniche: 60 le sanzioni comminate, 46 a Roma e 14 in provincia, prevalentemente ai titolari di locali notturni e manifestazioni all’aperto. “Il problema non è solo quello acustico, ma anche ambientale, come la raccolta delle bottiglie di vetro: sarebbe sufficiente l’impiego di camion dell’Ama chiusi che non siano aperti – spiega Adriano Angelini, a capo dell’associazione Tridente-Centro storico –. Altro discorso è invece la faccenda dei pub e dei locali che somministrano bevande, dove sembra si tratta per lo più di un problema culturale. Serve in ogni caso una regolamentazione che non riduca la manifestazione soltanto a un business per gli organizzatori”.

La colpa del rumore nelle grandi città è dovuto a una concomitanza di fattori, tra cui citiamo a titolo di esempio il traffico cittadino, l'utilizzo di mezzi pesanti per la raccolta di rifiuti urbana, la scarsità di mezzi di prevenzione atti a limitare sia l'emissione che l'assorbimento dei rumori molesti.

Fonte: Paolo Fantauzzi - www.ilvelino.it

lunedì 25 agosto 2008

LA FISICA DEL RUMORE



Dal punto di vista fisico suono e rumore hanno caratteristiche simili.

Si può però distinguere il concetto di suono da quello di rumore. Il suono è in generale una sensazione che nasce nell'uomo quando una perturbazione meccanica si propaga in un mezzo elastico facendolo vibrare. Per questa ragione molto spesso abbiamo a che fare con suoni i cui stimoli acustici hanno le componenti in frequenza multipli della frequenza fondamentale.

Il rumore è comunemente identificato come una sensazione uditiva sgradevole e fastidiosa o intollerabile.
Quando il livello sonoro non raggiunge livelli troppo elevato è noto come suoni gradevoli per alcune persone possono essere percepiti come fastidiosi da altre.

Ma essendo il suono fisicamente un effetto delle vibrazioni dell'aria sul timpano dell'orecchio interno, ha un limite fisiche

Il cervello elabora queste informazioni e trasmette la sensazione più o meno piacevole che questa vibrazione riesce a trasmettere.

Le vibrazioni causano vere e proprie variazioni di pressione sul timpano, il cui numero, al secondo, viene definito frequenza del suono.

La frequenza di un suono viene misurata in Hertz (Hz). L'intensità del suono percepito nel punto di misura viene espressa in decibel (dB).

Per avere un'idea dei livelli sonori che un individuo è in grado di percepire, viene riportata una tabella con i livelli sonori (in dBA) associati ad alcune sorgenti (fonte Ministero dell'Ambiente).

Decibel SORGENTE DI RUMORE
10/20 Fruscio di foglie, bisbiglio
30/40 Notte agreste
50 Teatro, ambiente domestico
60 Voce alta, ufficio rumoroso
70
80
90 Strada a forte traffico, fabbrica rumorosa
100 Autotreno, treno merci, cantiere edile
110 Concerto rock
120 Sirena, martello pneumatico
130 Decollo di un aereo jet


I suoni che l'orecchio umano è in grado di percepire sono quelli che si trovano all'interno della cosiddetta banda udibile, caratterizzata da frequenze comprese tra 16 Hz e 16.000 Hz e da livelli di pressione sonora di circa 130 dB (soglia del dolore).





Naturalmente pressioni sonore di elevata intensità e che superano i 90 dB possono non solo risultare fastidiose, ma anche dolorose al punto da causare danni irreversibili alla membrana del timpano.

Un esempio tipico è quello di una serata in discoteca, o vicino a una fonte di rumore elevata (es. motori a reazione). Le persone possono presentare temporanea diminuzione uditiva ed acufeni (rumori di vario tipo nelle orecchie) per molte ore che può trasformarsi in un danno uditivo irreversibile al perdurare di una esposizione continuativa e reiterata.

Nelle discoteche, ad esempio, è presente, secondo studi internazionali, un livello medio di esposizione acustica di 96 dB (decibel) ben oltre le soglie di rumorosità che nell’industria obbligano il lavoratore all’uso di protezioni acustiche (cuffie e/o filtri acustici).

E' dunque importante prestare attenzione al livello di esposizione sonora, per evitare danni permanenti all'udito e per migliorare le condizioni negli ambienti di lavoro e di svago.




mercoledì 20 agosto 2008

CAUSE PRINCIPALI DI INQUINAMENTO ACUSTICO CIVILE


Tra le cause principali di inquinamento acustico del territorio è emerso che il traffico stradale e autostradale raccoglie il 53% delle segnalazioni ambientali.

Il dato è emerso da un convegno sul tema dall'organizzazione EuroAcustici, promotrice dell'evento in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell'Università Roma Tre.

I dati seguenti sono stati: 16% rumori molesti di vicini di casa, il 7% ai cantieri, il 6% agli aerei, il 6% alle attività produttive ed il 5% al trasporto ferroviario.

Questa indagine mostra come tra i motivi che creano un ambiente poco adatto alla sana vita domestica non sia dovuto tanto alla scarsa tollerabilità del rumore proveniente dal traffico, ma alla compresenza di rumori di diversa natura all'interno delle mura domestiche.
Soprattutto quando accade durante le ore di riposo.

Altri dati sull'inquinamento acustico sono emersi da una ricerca svolta tempo fa dal Comune di Roma.

L'indagine, fondata sull'analisi delle rimostranze dei cittadini in relazione al disturbo da rumore "territoriale" (non riferito quindi all'ambiente domestico) mette al primo posto, tra le principali fonti di disturbo acustico urbano, gli impianti di condizionamento e i frigoriferi commerciali (36,2%), seguiti da discoteche e circoli musicali (25,5%), dal traffico (18,8%) e da attività industriali e artigianali (18,5%).


mercoledì 30 luglio 2008

SIRA E' RISANAMENTO ACUSTICO INDUSTRIALE

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S.i.r.a. - società italiana per il risanamento acustico - opera da oltre venti anni nel campo della bonifica acustica civile ed industriale. Il seguente filmato presenta l'esperienza dell'azienda che da oltre 20 anni lavora con materiali di altissima qualità e fornisce consulenza ai più importanti nomi dell'industria italiana ed estera.



Questi anni di attività, hanno permesso alla società di salvaguardare la salute di migliaia di lavoratori e di consentire alle aziende italiane ed estere di mantenere inalterata la loro produzione.

I successi ottenuti consentono di investire tempo e risorse nell'obiettivo di proporre consulenza, prodotti e soluzioni a tutte le società interessate a migliorare la loro produttività.

A questo scopo siamo a vostra disposizione per sopralluoghi gratuiti, nei quali rileveremo i problemi esistenti e vi proporremo un'attenta analisi finalizzata alla soluzione ideale per rimuovere ogni eccesso di rumore, sia esso legato a cicli operativi, o a particolari condizioni ambientali.

Per informazioni:

s.i.r.a. s.a.s. Via Monterosa 33, 10091 Alpignano (TO)

Tel. 011 9663108 - Fax 011 9663162

Informazioni
Ufficio Tecnico

Ufficio Progettazione

Ufficio Amministrazione

Ufficio Commerciale

Ufficio Personale

Ufficio Acquisti

Ufficio Qualità ufficioqualità@sira.to.it

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domenica 20 luglio 2008

INTRODUZIONE ALLE TECNICHE DI INSONORIZZAZIONE


La seguente introduzione è tratta dal manuale "introduzione alle tecniche di insonorizzazione per tecnici commerciali"

L’acustica è una tecnica in piena evoluzione e che nel giro di qualche anno avrà rilevante un’importanza nel contesto della crescente politica di controllo dell’inquinamento.

E’ innegabile che il rumore (una delle conseguenze della vita moderna) ci rende sempre più sensibili e, in numerosi casi, compromette la “Qualità della vita”.

Per provarlo diamo un paio di osservazioni estratte da articoli apparsi sulla stampa già a partire da 12 anni fa.

La prima nota è relativa agli Stati Uniti, che anticipano i disagi e i problemi che in Europa ricadono con qualche anno di ritardo.

Scrive lo Stanford Research Institute nel suo bollettino di informazioni n°2022 apparso su Infobrief del 05/02/77:

“Negli Stati Uniti un ricercatore dell’Institut of Stanford, il Dr. James YOUNG, ha stimato che 6 milioni di lavoratori americani soffrirebbero di una perdita di udito dovuta all’esposizione al rumore soprattutto nelle stamperie, nelle fonderie e nelle industrie alimentari”.

In Francia le disposizioni prese per la lotta contro il rumore sono di volta in volta più severe:

Gli industriali che non applicano le misure di prevenzione richieste dalle Casse Regionali per l’assicurazione contro le malattie, possono vedere maggiorate le loro quote contributive per gli incidenti di lavoro da 1 al 200% in rapporto alle quote di base secondo la gravità dell’inadempienza e la sua persistenza.

E’ in pratica il sistema Bonus-Malus automobilistico adattato ai problemi di sicurezza del lavoro.

Ancora lo Stanford Research Institute scrive:

“I mezzi di protezione individuale come i caschi, le cuffie e i tappi auricolari sono poco affidabili e per questo l’OSHA richiede, affinché sia possibile, che il rumore sia ridotto alla sorgente con modifiche degli impianti rumorosi e l’isolamento delle macchine”.
La valutazione 1976 di questo tipo di intervento per l’industria americana era stimata in 10 miliardi di dollari.

E’ interessante notare come sempre nel 1976, ultimi dati, il mercato americano della lotta contro il rumore, per la sua prevenzione, rappresentava una cifra di 18 milioni di dollari, con una valutazione di 710 milioni di dollari per il 1985, con una progressione iniziale del 17,6%.

Per la Francia il mercato degli anni ’80 era stimato in 1600 milioni di franchi con un tasso di crescita iniziale del 10%.

E’ dunque indispensabile, se noi vogliamo essere in linea con le esigenze imposte da questo problema e per poter discutere in maniera valida dei problemi inerenti il rumore dei nostri clienti, comprendere gli elementi di base della tecnica acustica.

Oggi in Italia incontri per l’iniziazione all’acustica sono sempre più normali e vorremmo aggiungere, onerosi per chi Vi partecipa, ma è anche altresì importante renderci conto che il prodotto S.I.R.A. non è rappresentato da una vendita di materiale, ma è la soluzione di problemi per i quali occorre preparazione e competenza.


UNA SOLUZIONE PER OGNI PROBLEMA DI INQUINAMENTO ACUSTICO

S.I.R.A. - società italiana per il risanamento acustico- opera da oltre venti anni nel campo della bonifica acustica civile ed industriale.

I successi ottenuti consentono all'azienda di investire tempo e risorse nell’obbiettivo di proporre consulenza, prodotti e soluzioni a tutte le società interessate a migliorare la loro produttività.

L'azienda offre sopralluoghi gratuiti, per rilevare eventuali problemi esistenti e sottopore un’attenta analisi finalizzata alla soluzione ideale per rimuovere ogni eccesso di rumore, sia esso legato a cicli operativi, o a particolari condizioni ambientali.

S.I.R.A. s.a.s.
Via Monterosa 33, 10091 Alpignano (TO)
Tel. 011 9663108 - Fax 011 9663162
http://www.sira.to.it

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lunedì 30 giugno 2008

I PREGI DEI SILENZIATORI REATTIVI

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SIRA, azienda che opera da vent'anni nell'insonorizzazione acustica, progetta silenziatori a risonanza (reattivi) per tutte le applicazioni industriali, navali e automobilistiche.



I silenziatori reattivi sono economici sia costruttivamente sia dal punto di vista della manutenzione. Con il vantaggio di possedere prestazioni di molto superiori a quelli tradizionali.

Un’altra delle loro caratteristiche salienti è la possibilità di lavorare anche senza materiale fonoassorbente interno, cosa che li rende adatti anche ad impieghi in cui l’aggressione chimica, la temperatura e la natura del fluido in attraversamento renderebbe quelli in esecuzione tradizionale troppo fragili.

I silenziatori Tornado sono normalmente applicabili a scarichi di gas combusti di motori endotermici, piuttosto che su soffianti/compressori di grandi capacità, ovvero sono in grado di lavorare su macchine che producono frequenze anche molto basse. Viene normalmente individuata la frequenza di pulsazione di queste macchine e tutte le armoniche conseguenti, vengono dimensionate le camere risonanti in funzione della lunghezza d’onda di tali frequenze e si fa in modo che il silenziatore oscilli in controfasce alle stesse. Questi silenziatori hanno spettrometrie di abbattimento molto ampie e possono facilmente raggiungere abbattimenti dell’ordine dei 40 dB(A) Leq.

Ulteriore vantaggio permesso dai silenziatori reattivi è la possibilità di essere attivi anche a frequenze inferiori rispetto all'udito umano, al contrario di altri tipi più tradizionali (come i silenziatori dissipativi) che perdono efficacia a basse frequenze.




SIRA - società italiana per il risanamento acustico - opera da oltre venti anni nel campo della bonifica acustica civile ed industriale.

Questi anni di attività, hanno permesso alla società di salvaguardare la salute di migliaia di lavoratori e di consentire alle aziende italiane ed estere di mantenere inalterata la loro produzione.

I successi ottenuti consentono di investire tempo e risorse nell'obiettivo di proporre consulenza, prodotti e soluzioni a tutte le società interessate a migliorare la loro produttività.

A questo scopo SIRA è a disposizione per sopralluoghi gratuiti, nei quali si rileveranno i problemi esistenti e proporranno attente analisi finalizzate alla soluzione ideale per rimuovere ogni eccesso di rumore, sia esso legato a cicli operativi, o a particolari condizioni ambientali.