mercoledì 29 aprile 2009

UNA GIORNATA CONTRO IL RUMORE


Dalla vicina Svizzera Mercoledì 29 molte iniziative proposte nel canton Ticino per contrastare un fenomeno molto pericoloso per la salute delle persone

Una giornata contro il rumore che si prefigge quest'anno l'obiettivo di valutare azioni concrete per evitare il rumore molesto.

Ormai i rumori fanno parte della nostra vita quotidiana, lo subiamo ma anche lo produciamo

La giornata contro il rumore è un modo per avvicinare la popolazione alla comprensione di questi problemi e per riflettere sui comportamenti individuali, che hanno conseguenze di impatto acustico ambientale, come ad esempio lo stile di guida dell'automobile, i lavori domestici e le attività nel tempo libero.


Piccoli accorgimenti e modifiche comportamentali possono sicuramente avere un effetto benefico in questo contesto.


L'utilizzo dei mezzi pubblici e dei trasporti collettivi per i propri spostamenti possono sicuramente favorire un minor impatto fonico complessivo. Nell'ambito di questa giornata si intende responsabilizzare maggiormente l'opinione pubblica su questa problematica, che in un modo o nell'altro riguarda tutta la popolazione.
dal sito ufficiale del Canton Ticino



INTERVENTI PER RIDURRE IL RUMORE: CONVEGNO A BOLZANO


"Silenzio prego", questo il significativo titolo del convegno sulla riduzione del rumore da traffico stradale e ferroviario promosso oggi (29 aprile) a Bressanone dall’Agenzia provinciale per l’ambiente. In discussione piani di azione e misure per ridurre l’inquinamento acustico da traffico su strade, autostrada e ferrovia.

Oltre cento partecipanti al convegno di Bressanone. Automezzi e treni in transito in Alto Adige sono fonte di inquinamento acustico. Delle problematiche connesse e degli interventi previsti per ridurre il rumore da traffico stradale e ferroviario hanno discusso oggi (29 aprile) all'Accademia Cusano di Bressanone esperti locali e internazionali nel convegno "Silenzio prego" organizzato dall'Ufficio Aria e rumore dell'Appa e che ha registrato oltre cento partecipanti.

La manifestazione si é articolata in due parti: al mattino esperti di viabilità hanno illustrato la situazione del rumore provocato dal traffico in Alto Adige e hanno illustrato gli interventi realizzati e quelli in cantiere di Provincia, Autobrennero Spa e RFI Rete ferroviaria italiana, ciascuna per le tratte di propria competenza. È stata inoltre presentata una proposta di cooperazione con i Paesi oltreconfine per la lotta contro il rumore. In serata è previsto un dibattito pubblico con i relatori e i cittadini interessati.

L'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer, intervenuto al convegno, ricorda che

"il programma di intervento si articola in tre fasi: la creazione del catasto del rumore, la definizione di piani di azione e le misure da realizzarsi nel concreto."

Il catasto dei rumori è stato predisposto dalla Provincia e reso pubblico (www.provincia.bz.it/cartografia), rendendo visibile l'inquinamento acustico di giorno e di notte sulle maggiori arterie di traffico che rientrano nella competenza di gestione della Provincia. Anche il piano di azione provinciale è definito:
"In considerazione dei dati raccolti nel catasto del rumore e alle zone più densamente popolate alle prese con l'inquinamento acustico da traffico - sottolinea Laimer - la Provincia ha pianficato misure ad hoc per la riduzione del rumore e le priorità: attraverso l'impiego di asfalto fonoassorbente, la riduzione della velocità di transito, l'approntamento di pareti e finestre antirumore."


Ora si passa alla terza fase del programma, quella della realizzazione degli interventi pianificati.Il direttore dell'Appa Luigi Minach ricorda che "nella giornata internazionale contro il rumore, questo convegno si propone come il primo di una serie di incontri annuali che avranno lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'inquinamento acustico da traffico, un argomento dalle molteplici sfaccettature sul quale la Provincia è impegnata da anni per quanto di sua competenza, ovvero il traffico locale non transfrontaliero."


martedì 28 aprile 2009

AL PARLAMENTO EUROPEO SI DISCUTE DI RIDUZIONE DEL RUMORE NEI TRASPORTI

E’ stato recentemente presentato al Parlamento Europeo il rapporto "Transport at a crossroads" (Il trasporto al crocevia), da parte della professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA).

Nella sua presentazione McGlade ha sottolineato come
"Sappiamo che esiste la tecnologia per far fronte agli impatti del settore dei trasporti sull’ambiente europeo. Tuttavia, numerosi veicoli che escono dalla catena di produzione sono tutto fuorché "verdi" e il settore del trasporto merci favorisce ancora i modi di trasporto meno efficienti mentre le ferrovie dell'UE non sono ancora dotate di un sistema unificato. Nel momento in cui abbiamo bisogno di far fronte ai nostri problemi economici e ambientali con soluzioni sostenibili e "verdi", la tendenza nel settore dei trasporti sta puntando verso la direzione sbagliata e continuerà in tale modo a contribuire all'inquinamento atmosferico, all'aumento di emissioni di gas a effetto serra e di numerosi impatti ambientali negativi."
Tra il 1990 e il 2006, le emissioni di gas a effetto serra sono aumentate del 26% cioè di 180 milioni di tonnellate, con l’esclusione del trasporto aereo e marittimo internazionale (EU-15). Nel 2006, si ha un aumento più elevato delle emissioni nazionali quali ad esempio 132 milioni di tonnellate per il Belgio o i 157 milioni della Romania. [Emissioni annuali per il 2006 – Osservatorio di dati relativi al gas a effetto serra dell’EEA]

Tra il 1996 e il 2006 il volume totale di merci misurato in tonnellate-chilometro è aumentato del 35% negli Stati membri dell'UE ovvero 650 milioni di tonnellate - km, significativamente superiore al trasporto complessivo di merci in Germania. Il trasporto ferroviario di merci e quello nelle acque interne ha invece visto una diminuzione della quota di mercato. Tra il 1995 e il 2006 il numero di proprietari di autoveicoli nell'EU-27 è aumentato del 22%, il che rappresenta 52 milioni di autoveicoli. Tale incremento è equivalente all’intera flotta del Regno unito e della Spagna riuniti. Nel 2006, il numero di chilometri trascorso dai passeggeri dei paesi membri dell'EEA, è aumentato di 65 milioni di chilometri.

Le emissioni inquinanti prodotte dagli autoveicoli sono in diminuzione, ma la qualità dell’aria è tuttora un problema in tutta l’Europa. In particolare non si registrano significativi miglioramenti nelle concentrazioni di PM10 e degli ossidi di azoto che determinano un maggior impatto sulla qualità dell’aria e per la salute umana.

Molte persone sono esposte a livelli di rumore causato dai trasporti che hanno effetti sulla qualità della loro vita e sulla loro salute, in particolare nei grandi agglomerati urbani. Il rumore stradale è di gran lunga è la principale causa di esposizione al rumore. Quasi 67 milioni di persone (circa il 55% di coloro che vivono nelle città con più di 250.000 abitanti) sono esposte a livelli di rumore stradale che superano i 55 Lden (limite di confronto della UE per indicare l’eccessivo rumore) Separazione tra la crescita nel settore dei trasporti e la crescita economica L’obiettivo di ridurre i volumi di trasporto richiede politiche ben strutturate per gestire la domanda di mobilità.

Creare un sistema di trasporto ambientalmente sostenibile richiede un complesso integrato di misure. Affrontare in modo integrato gli aspetti ambientalmente più rilevanti costituisce l’approccio con miglior rapporto costi-benefici. Definire un percorso verso trasporti sostenibili richiede una visione di lungo periodo per guidare con decisione e coerenza il processo.

La relazione conferma anche che i segnali dei prezzi svolgono un ruolo essenziale nelle scelte dei consumatori: si assiste ad un aumento del 20% nella richiesta di servizi di autobus rispetto al 10% di aumento dei prezzi del carburante.
"Abbiamo ancora bisogno di obiettivi chiari, misurabili, realistici e tempestivi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, le emissioni atmosferiche e l'inquinamento acustico provocati dal trasporto. I consumatori hanno indicato, forse in maniera più critica, attraverso la loro reazione all'andamento erratico dei prezzi lo scorso anno, che i prezzi di carburante e i pedaggi stradali svolgono un ruolo nel far fronte alla richiesta di trasporto."
ha infine affermato la professoressa McGlade.

Fonte: Arpat Toscana
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