mercoledì 10 settembre 2008

ROMA E' LA CAPITALE DEL RUMORE: SI ATTENDE UNA REGOLAMENTAZIONE


Martedì prossimo a Roma, in Consiglio comunale, i comitati di quartiere ma anche organizzazioni di categoria del commercio e della ristorazione esporranno al sindaco Gianni Alemanno e agli assessori competenti (quello alla Mobilità, Sergio Marchi, e al Commercio, Davide Bordoni), le criticità legate alla vivibilità del centro storico.

Tra i principali problemi che saranno posti all’ordine del giorno, il problema legato al rumore rivestirà un aspetto tutto particolare. Tra Notti bianche e traffico cittadino le infrazioni alla normativa che disciplina le emissioni sonore sono infatti aumentate negli ultimi tre mesi.

A sondare gli umori delle associazioni dei cittadini, però, si capisce che quella di San Saba è una piccola isola felice. Ne è prova il lavoro extra svolto dall’Arpa, che su richiesta dei cittadini hanno effettuato durante l’estate 280 sopralluoghi e stilato 185 relazioni tecniche: 60 le sanzioni comminate, 46 a Roma e 14 in provincia, prevalentemente ai titolari di locali notturni e manifestazioni all’aperto. “Il problema non è solo quello acustico, ma anche ambientale, come la raccolta delle bottiglie di vetro: sarebbe sufficiente l’impiego di camion dell’Ama chiusi che non siano aperti – spiega Adriano Angelini, a capo dell’associazione Tridente-Centro storico –. Altro discorso è invece la faccenda dei pub e dei locali che somministrano bevande, dove sembra si tratta per lo più di un problema culturale. Serve in ogni caso una regolamentazione che non riduca la manifestazione soltanto a un business per gli organizzatori”.

La colpa del rumore nelle grandi città è dovuto a una concomitanza di fattori, tra cui citiamo a titolo di esempio il traffico cittadino, l'utilizzo di mezzi pesanti per la raccolta di rifiuti urbana, la scarsità di mezzi di prevenzione atti a limitare sia l'emissione che l'assorbimento dei rumori molesti.

Fonte: Paolo Fantauzzi - www.ilvelino.it