martedì 10 giugno 2008

GLOSSARIO DI TERMINI ACUSTICI


a cura di SIRA

Area o Superficie Sabine

E’ una superficie equivalente, dal punto di vista dell’assorbimento, a m2 1 d’aria.

Analisi spettrale
Studio dello spettro in frequenza di un suono: per rilevarlo si scompone lo spettro in
bande strette per mezzo di filtri e se ne misura l’intensità sonora in ogni banda.

Campo acustico
Zona che ingloba le onde sonore che si studiano.

Coefficiente di assorbimento acustico
E’ un coefficiente che caratterizza l’assorbimento di una parete.
E’ il rapporto tra l’energia acustica assorbita e l’energia acustica incidente.

Curve ISO o NR
Sono curve limite di riferimento da non superare.
Esse danno i valori di livello sonoro per le 9 ottave che vanno da 31.5 a 8000 Hz. Il
numero della curva è uguale al valore che prende questa curva a 1000 kg.

Curve NC
Sono le vecchie curve che sono sempre più sostituite dalle curve ISO.

Decibel
Rapporto di due quantità proporzionali a delle potenze, espresse sotto forma di logaritmo.
E’ per definizione:

.................X
10 log10 ____
.................X0

Dove X è in generale la potenza misurata, e X0 è la potenza di riferimento, espressa
nelle stesse unità.

Direttività
Coefficiente che caratterizza la sorgente. E’ uguale al rapporto della superficie di
propagazione alla superficie della sfera.

Energia acustica
L’energia totale contenuta in un elemento di volume, meno l’energia che vi sarebbe
contenuta in assenza dell’onda sonora.

Filtro
Circuito elettrico che trasmette o rifiuta certe bande di frequenza.

Frequenze
Numero di periodi per secondo. La frequenza espressa in Hz, è uguale all’inverso del
periodo, in secondi.

Frequenza acustica
Frequenza di un suono udibile,, compreso tra i 15 e i 20.000 Hz.

Frequenza centrale
media geometrica delle frequenze trasmesse. Se f1 ed f2 sono le frequenze estreme, la
frequenza centrale è:
fc = f1 x f2


Frequenza fondamentale
La più bassa delle frequenze di oscillazione del sistema periodico.

Fronte d’onda
E’ la superficie ove sono posti i punti che hanno la stessa fase nello stesso momento.

Hertz
unità di frequenza. 1 Hz = periodo per secondo.

Indice di direttività
Coefficiente che caratterizza la sorgente. E’ uguale al rapporto della superficie di
propagazione rispetto alla superficie di una sfera.

Intensità acustica
Flusso medio d’energia acustica trasmessa in una direzione data attraverso l’unità di superficie che è perpendicolare a questa direzione.

Lunghezza d’onda
Distanza percorsa da un’onda acustica durante un periodo completo. In altri termini, è
la distanza tra due fronti di onda aventi una differenza di fase uguale a un periodo.

Livello in una banda d’ottava
Pressione acustica media in una banda di frequenza di un’ottava.

Ottava
intervallo tra due frequenze di cui una è il doppio dell’altra.

Onda diretta
E’ l’onda sonora che urta l’osservatore in provenienza diretta dalla sorgente.

Onda piana
onda in cui i punti del piano perpendicolare alla direzione di propagazione oscillano
in fase.

Onda riverberata
E’ l’onda sonora che urta l’osservatore dopo essere stata riflessa da un ostacolo.

Onda sferica
Onda in cui i punti della sfera centrata sulla sorgente sonora oscillano in fase.

Onda stazionaria
Oscillazione di pressione provocata dalle interferenze tra le onde incidenti e le onde riflesse su una parete di una stanza. Quando almeno una delle dimensioni della stanza è uguale ad un numero intero di lunghezza di onda vi è risonanza.

Phone
Unità di misura di intensità soggettiva del suono. E’ la pressione acustica in dB, riferita a 2 x 10-5 N/M2 di un suono puro a 1000 Hz che ha la stessa intensità apparente del suono misurato.

Pressione acustica
Pressione istantanea in un punto in presenza dell’onda sonora meno la pressione statica in questo punto in assenza di onda sonora.

Potenza acustica
Valore totale di energia per unità di tempo e di superficie.

Rumore di fondo
Rumore presente al momento di una misura quando la sorgente d studiare è spenta.

Suono puro
Suono prodotto da variazioni di pressione acustica sinusoidale in funzione del tempo.

Spazio libero
Spazio di dimensioni sufficienti perché la natura dei suoi limiti non influenzi le
grandezze acustiche che si misurino.

Spettro acustico:
Rappresentazione grafica delle intensità dei componenti di un suono complesso in
funzione della frequenza.

Spettro continuo
Spettro acustico di un onda che comporta un numero infinito di componenti
distribuite in modo continuo nel campo delle frequenze.

Tempo di riverberazione
E’ il tempo che occorre ad un livello sonoro di un suono emesso in un locale per
decrescere di 60 dB.

Velocità di propagazione
Velocità alla quale si sposta un fronte di onda in un mezzo dato.

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Glossario tratto dal Corso
INTRODUZIONE ALLE TECNICHE DI INSONORIZZAZIONE PER TECNICI COMMERCIALI
a cura di SIRA - società italiana per il risanamento acustico

SIRA - società italiana per il risanamento acustico - opera da oltre venti anni nel campo della bonifica acustica civile ed industriale.
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giovedì 29 maggio 2008

IL RUMORE FA AMMALARE

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Studi recenti hanno evidenziato che il rumore non è pericoloso solo per l'apparato uditivo umano, ma anche per la salute dell'intero organismo.
L'udito è, tra i cinque sensi, quello che ha il maggior potere di scatenare uno stato di allarme e di allerta generale dell'organismo.


Come evidenziano le 138 ricerche selezionate e analizzate dal Prof. Francesco Tomei (Università di Roma) e dal suo gruppo il rumore attiva e poi induce danni anche in organi che non hanno nulla a che vedere con l'orecchio.

Soprattutto se il rumore è costante o frequente, come avviene nelle città.

"Ormai si è talmente assuefatti al rumore", osserva Tomei, "che non ci si rende conto di quanto siano superati i limiti di tolleranza". Se ne accorge invece il nostro Sistema Reticolare che continua a scatenare la reazione d'allarme.

Ecco gli organi più colpiti, secondo gli studi, dai danni causati dal rumore:


CUORE E ARTERIE
Il sistema cardiovascolare è l'apparato del corpo più coinvolto.
Tutti gli studi rilevano l'aumento della pressione arteriosa, quasi tutti quello della frequenza cardiaca. Spesso la pressione si è mantenuta alta anche dopo la fine dell'esposizione al rumore ricevuta in ambito lavorativo

SISTEMA DIGESTIVO
In soggetti esposti a rumore sono state evidenziate modificazioni della secrezione acida dello stomaco, disturbi della digestione conseguenti ad alterazioni dello svuotamento della cistifellea e una maggiore incidenza di ulcere peptiche e duodenali.

ORMONI
Le ricerche hanno individuato una riduzione significativa di ormone della crescita, cortisolo e prolattina.

CERVELLO
Anche gli effetti negativi del rumore rilevati sul sistema nervoso centrale sono mediati dal sistema reticolare e dalla sua funzione di allarme. Il sonno infatti è la funzione vitale più colpita. Gli effetti possono essere immediati.

PSICHE
Uno degli effetti negativi più diffusi e documentati dell'esposizione cronica al rumore è l'annoyance, termine inglese che indica un sentimento di rancore, fastidio, disagio, malcontento od offesa.

RESPIRO
L'esposizione cronica al rumore (90 dB) di bassa frequenza (500 Hz) può associarsi a una aumentata prevalenza di infezioni di origine virale, batterica o fungina del tratto orofaringeo

RIPRODUZIONE
Numerose ricerche dimostrano che l'esposizione a rumore in gravidanza comporta, attraverso l'attivazione del sistema reticolare, una riduzione del flusso sanguigno utero-placentare, alla quale consegue carenza d'ossigeno per il feto.

IMMUNITA'
Anche la riposta immunitaria risulta alterata dall'esposizione al rumore. Si osserva una riduzione della capacità di proliferazione dei linfociti.

GENETICA
L'esposizione cronica a rumore può comportare alterazioni importanti a carico del DNA dovute a un rallentamento del normale ciclo cellulare

L'articolo completo di Arnaldo D'Amico è disponibile al link di Repubblica [un clic qui]





sabato 24 maggio 2008

AEROPORTI: LE MISURE CONTRO IL RUMORE


Sono sempre più le persone che subiscono danni psicofisici dal rumore provocato dagli aerei in arrivo e in partenza dai vari scali aeroportuali in Italia e all'estero.

E' su questo punto, il diritto alla sostenibilità, su cui in questi giorni l'assessore della Regione Toscana alle infrastrutture, Riccardo Conti ha posto l'obiettivo primario per migliorare la qualità della vita: il rumore si può e si deve contenere!

E in corso, infatti, con l'ENAV (l'Ente nazionale di assistenza al volo) uno studio che riguarda la possibilità di innovare il sistema di procedura di volo sull'aeroporto Vespucci, e di ridurre l'impatto acustico prodotto dai velivoli in atterraggio e decollo.

"Uno studio di questo tipo ci interessa molto e vogliamo saperne di più - ha affermato l'assessore - Apriremo pertanto un confronto sereno per approfondire e verificare la reale possibilita' di metterlo in pratica".

Dal 2003, anno in cui furono elaborati gli studi sull'impatto acustico dei velivoli, le tipologie e le caratteristiche dei mezzi si sono molto modificate, al punto che è possibile riconsiderare le soluzioni di atterraggio e decollo, spiega Enav.

Un esempio pratico? Lo spazio aereo è diviso in settori, sia in altezza che in larghezza. In fase di decollo esiste un corridoio obbligato per tutti, una sorta di autostrada. Ma per prenderla, oggi i piloti si "inventano" il raccordo dove più o meno fa loro comodo, sorvolando le aree abitate anche per lunghi tratti a bassa quota. Con i nuovi sistemi, i cosiddetti "raccordi autostradali" dello spazio aereo diventerebbero sempre i soliti, fissi, e con inclinazioni superiori alle attuali, evitando eccessivi sorvoli a bassa quota e presumibilmente permettendo di non sforare i limiti acustici consentiti. "Una prospettiva che va considerata subito", ha commentato Conti.

Anche il Parlamento Europeo ha incluso la lotta contro il rumore in cinque programmi di azione per la tutela dell'ambiente. Il quinto programma d'azione prevede, accanto alla creazione di un catasto dei rumori e a programmi per la lotta contro il rumore, nuove riduzioni delle emissioni sonore degli autoveicoli, degli aerei e delle macchine.

Nel quadro della politica comunitaria di lotta contro il rumore, risultano indispensabili gli incentivi economici al mercato. E si sono ipotizzate le seguenti misure:

  • contributi all'acquisto di prodotti a bassa rumorosità
  • norme che prescrivano l'obbligo di informazione sul prodotto
  • tasse sul rumore in base al principio "chi inquina paga"
  • introduzione di licenze per il rumore
  • sovvenzioni allo sviluppo di prodotti a bassa rumorosità

APPROFONDIMENTI

Perché il rumore è un pericolo


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giovedì 15 maggio 2008

IL CONTROLLO DELL'INQUINAMENTO ACUSTICO PER MIGLIORARE LA QUALITA' DELLA VITA


L’acustica è una tecnica in piena evoluzione e che nel giro di qualche anno avrà rilevante un’importanza nel contesto della crescente politica di controllo dell’inquinamento.

E’ innegabile che il rumore (una delle conseguenze della vita moderna) ci rende sempre più sensibili e, in numerosi casi, compromette la “Qualità della vita”.

Per provarlo diamo un paio di osservazioni estratte da articoli apparsi sulla stampa già a partire da 12 anni fa.

La prima nota è relativa agli Stati Uniti, che anticipano i disagi e i problemi che in Europa ricadono con qualche anno di ritardo.

Scrive lo Stanford Research Institute nel suo bollettino di informazioni n°2022 apparso su Infobrief del 05/02/77:

“Negli Stati Uniti un ricercatore dell’Institut of Stanford, il Dr. James YOUNG, ha stimato che 6 milioni di lavoratori americani soffrirebbero di una perdita di udito dovuta all’esposizione al rumore soprattutto nelle stamperie, nelle fonderie e nelle industrie alimentari”.

L’OSHA ha fissato in 90 dB(A) il livello sonoro massimo per un’esposizione di 8 ore giornaliere, ma il Dr. Young pensa che un’esposizione regolare a dei livelli sonori di 90 dB(A) possa provocare una perdita di udibilità definitiva in persone sensibili, già dopo qualche anno di esposizione.

In Francia le disposizioni prese per la lotta contro il rumore sono di volta in volta più severe:

Gli industriali che non applicano le misure di prevenzione richieste dalle Casse Regionali per l’assicurazione contro le malattie, possono vedere maggiorate le loro quote contributive per gli incidenti di lavoro da 1 al 200% in rapporto alle quote di base secondo la gravità dell’inadempienza e la sua persistenza.

E’ in pratica il sistema Bonus-Malus automobilistico adattato ai problemi di sicurezza del lavoro.

Ancora lo Stanford Research Institute scrive:

“I mezzi di protezione individuale come i caschi, le cuffie e i tappi auricolari sono poco affidabili e per questo l’OSHA richiede, affinché sia possibile, che il rumore sia ridotto alla sorgente con modifiche degli impianti rumorosi e l’isolamento delle macchine”.

La valutazione 1976 di questo tipo di intervento per l’industria americana era stimata in 10 miliardi di dollari.

E’ interessante notare come sempre nel 1976, ultimi dati, il mercato americano della lotta contro il rumore, per la sua prevenzione, rappresentava una cifra di 18 milioni di dollari, con una valutazione di 710 milioni di dollari per il 1985, con una progressione iniziale del 17,6%.

Naturalmente se rapportate all’Italia le cifre non sono così importanti ma si tratta comunque di un mercato interessante sia per le aziende che operano nel settore dell’insonorizzazione che per coloro che fabbricano strumenti di misura.

Per la Francia il mercato degli anni ’80 era stimato in 1600 milioni di franchi con un tasso di crescita iniziale del 10%.

E’ dunque indispensabile, se noi vogliamo essere in linea con le esigenze imposte da questo problema e per poter discutere in maniera valida dei problemi inerenti il rumore dei nostri clienti, comprendere gli elementi di base della tecnica acustica.

Oggi in Italia incontri per l’iniziazione all’acustica sono sempre più normali e, vorremmo aggiungere, onerosi per chi Vi partecipa, ma è anche altresì importante renderci conto che il prodotto della S.I.R.A. non è rappresentato da una vendita di materiale, ma è la soluzione di problemi per i quali occorre preparazione e competenza.

Articolo tratto dalla prefazione del manuale "Introduzione alle Tecniche di Insonorizzazione per tecnici commerciali" a cura di Andrea Luciano, pubblicato da SIRA

Potete richiedere lo studio direttamente a www.sira.to.it
E-mail info@sira.to.it
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mercoledì 30 aprile 2008

50.000 MORTI OGNI ANNO PER INQUINAMENTO ACUSTICO IN EUROPA

Da uno studio commissionato da Transport & Environment al CE Delft, sono ben 50.000 le persone che sono morte in Europa per l’inquinamento acustico.
Il rumore è una delle forme di inquinamento che viene di solito sottovalutata, la meno nota e la più difficile da eliminare.

Una delle ragioni per cui la gente sottovaluta l'inquamento da rumore è che l’unità di misura del rumore, i decibel, è controintuitiva perché si basa su una scala logaritmica; ovvero significa che un aumento di 3 decibel porta un raddoppiamento del volume, mentre 10 decibel in più equivalgono a 100 volte il rumore iniziale. La maggior parte delle persone non è abituata a ragionare secondo una scala logaritmica, e così spesso il fenomeno non è compreso a fondo.

Un livello di rumore di 55 decibel è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la soglia al di là della quale si verificano disturbi del sonno, mancanza di concentrazione, stress, aumento della pressione sanguigna e disturbi psichici.

In Europa, secondo lo studio 210 milioni di cittadini sono esposti a rumore da traffico uguale o superiore a 55 dB e 35 milioni al rumore dei treni. Il costo sociale dei danni da rumore viene stimato a 40 miliardi di euro ogni anno.

Tra le misure per combattere il fenomeno andrebbero proposte: un adeguamento della normativa sui motori ed i pneumatici, l’applicazione del principio “chi inquina paga” anche per il rumore, il dispiegamento di barriere antirumore e la limitazione dei veicoli più rumorosi.


lunedì 28 aprile 2008

IL RUMORE E' PERICOLOSO ANCHE NELLE SALE DEI CONCERTI


Le orchestre di musica classica potrebbero dover eliminare l'esecuzione del "fortissimo" indicato nelle partiture.
In alcune esecuzioni, infatti, la musica prodotta supera i 97.4 decibel che sono il limite massimo di rumore consentito dalla legge per la sicurezza sul lavoro.

I rischi non sono solo per chi ascolta la musica, ma anche per gli stessi orchestrali, che una recente sentenza ha equiparato a operai in una fabbrica ad alto rumore e a rischi di danni permanenti all'udito.

Per rispettare la legge infatti la Bavarian Radio Symphony Orchestra ha dovuto recentemente rinunciare ad eseguire un pezzo di musica contemporanea, scritto dal compositore svedese Dror Feiler, che avrebbe dovuto aprire la stagione sinfonica della città di Monaco, in Germania.

La notizia, una vera curiosità, è stata riportata sulle pagine del New York Times.

Un'orchestra sinfonica è composta da un numero che va dai settanta ai cento strumentisti; in ogni esecuzione accade regolarmente di superare la soglia di rumore stabilita per legge, anche se è improprio definire la musica in questo modo.

I musicisti hanno due scelte:
o usare delle cuffie di protezione, oppure ridurre il volume dell'esecuzione.

La prima strada è poco pratica se si considera che parte essenziale della capacità di espressione di un musicista è la possibilità di ascoltare anche gli altri. La seconda sembra sia la scelta più ragionevole.

Vi è, infatti, in atto un dibattito tra i direttori d'orchestra sulla via da intraprendere per salvaguardare sia l'udito dei concertisti che l'integrità dell'opera per come è stata pensata dall'autore.

Circa un terzo dei lavoratori in Europa è esposto a livelli di rumore potenzialmente pericolosi per almeno un quarto dell’orario di lavoro.

E non è a rischio esclusivamente chi lavora nelle industrie pesanti come la cantieristica navale. Il rumore può rappresentare un problema in molti ambienti di lavoro, dalle fabbriche alle aziende agricole, dai call center alle sale per concerti.

Fonte: Lyall S. No fortissimo? Symphony told to keep it down. The New York Times 20 aprile 2008.

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sabato 12 aprile 2008

PERCHE' IL RUMORE E' UN PERICOLO?


Il danno da rumore non è un problema legato solo al mondo del lavoro.

Tuttavia negli ambienti pubblici o lavorativi esiste una severa normativa che disciplina le precauzioni da adottare quando si svolgano determinate mansioni, imponendo l’uso di strumenti sia collettivi che individuali di protezione.

Per ogni categoria di lavoratori viene codificato un elenco di rischi correlati alla loro professione.

Questo perché i danni da rumore possono essere permamenti, e insorgono a partire da intensità di suono di 90 dB, e crescono proporzionalmente al loro aumentare e alla durata del rumore. Più aumenta l’intensità, minore è il tempo necessario a provocare danni permanenti all'udito.

Quest’ultimo si rende responsabile in molti casi anche della rumorosità extraurbana, quale ad esempio quella pre sente in prossimità di autostrade, strade di grande svincolo, etc.
Al traffico veicolare va aggiunto anche quello aereo, che riguarda gli abitanti di zone in prossimità di aeroporti o in corrispondenza di corridoi di volo. Altre possibili sorgenti rumorose non legate all’ambiente lavorativo sono quelle riconducibili ad abitudini di vita o ad hobbies, quali ad esempio la frequentazione di discoteche e/o la caccia.

Da un’intensità appena percepibile (detta soglia di udibilità) si può arrivare a valori sempre più elevati che possono determinare dolore (soglia del dolore). All’interno di questi valori estremi esistono diversi livelli di comune riscontro nella nostra vita quotidiana; si ricorda che:
1) la soglia di udibilità è tra 5 e 10 dB;
2) il tic-tac di un orologio ha un’intensità di 20 dB;
3) una normale conversazione si svolge a 60-70 dB;
4) un concerto rock e alcune attività lavorative possono supera-
ri i 100 dB;
5) un aereo al momento del decollo supera i 120 dB e quindi la
soglia del dolore.

I danni da rumore si verificano a carico del nervo acustico (l’ottavo paio di nervi cranici) e sono di tipo irreversibile; proprio per questa caratteristica, nei luoghi di lavoro a rischio il personale è sottoposto a controlli audiometrici la cui periodicità dipende dal tipo e dall’intensità della fonte sonora cui è esposto: si varia da controlli effettuati ogni 2-3 oppure ogni 6 mesi o una volta all’anno.

Oltre ai danni permanenti all'apparato auditivo, il rumore può anche avere nel tempo effetti deleteri sulla salute fisica e mentale di una persona che lavori o abiti in una zona ad alto inquinamento acustico.

Può determinare in particolare:
- alterazioni della frequenza cardiaca e circolatoria;
- modificazioni della pressione arteriosa;
- aumento delle resistenze vascolari periferiche;
-modificazioni funzionali del sistema nervoso e neurovegetativo;
- alterazioni a carico dell’apparato digerente;

... e inoltre contribuire all’aumento degli infortuni sul lavoro facendo diminuire l’attenzione e la concentrazione degli operatori e la percettibilità dei segnali acustici.

Conoscendo il livello di rumorosità si possono attuare
misure di prevenzione adeguate.

- Tale livello si ricava da misure effettuate con strumenti detti fonometri rapportate al tempo di esposizione quotidiana.

- A diversi valori di rumorosità corrispondono criteri di prevenzione differenti, come imposto dagli obblighi di legge

Per qualsiasi informazione o soluzione al problema rumore, provate a contattare SIRA.

SIRA è specialista in Italia in soluzioni per la riduzione del rumore e l'insonorizzazione acustica industriale.
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mercoledì 19 marzo 2008

Abbiamo aggiornato la nostra gallery su Flickr

Potete vedere sulla nostra pagina di flickr nuove foto dei nostri prodotti e delle nostre realizzazioni.

Visitate la nostra fotogallery a questo indirizzo.


Flickr:
Flickr è un social network ed è la più nota piattaforma 2.0 per la condivisione in rete di fotografie.

martedì 18 marzo 2008

Controlli sull'inquinamento acustico per l'aeroporto di Roma-Ciampino

Si sono svolte nel mese di febbraio alcune indagini a cura di Arpa Lazio, sul livello dell’inquinamento acustico e sulla salute dei resindenti nella zona dell’aeroporto di Roma-Ciampino.

L’indagine è stata fortemente voluta dalle amministrazioni comunali e ha il compito di verificare se l’aumento dei movimenti aerei - avvenuto senza che sia mai stata effettuata una valutazione di Impatto ambientale - abbia avuto degli effetti sulla salute dei cittadini della zona.

I primi dati relativi allo scalo di Ciampino evidenziano livelli di inquinamento acustico preoccupanti ed al di sopra delle normative vigenti, sia di giorno che di notte.

Per ora i controlli di competenza, hanno stabilito a 61 il numero di movimenti aerei giornalieri massimi per il rispetto del clima acustico dell’abitato adiacente lo scalo (a fronte di una attività media attuale di 205 movimenti/giorno ).

“Attendiamo ora che questi dati del Cristal possano essere certificati“ – affermano Il sindaco di Ciampino, Walter Enrico Perandini e l’Assessore all’ambiente, Enzo Lavagnini – “e ribadiamo la richiesta al Governo di emettere al più presto una ordinanza che riduca la capacità operativa dell’aeroporto ai livelli indicati da Arpa Lazio”



tratto da
romanotizie.it

Per approfondimenti
AEROPORTO CIAMPINO - E’ALLARME INQUINAMENTO ACUSTICO - romanotizie.it

AL VIA STUDIO SU EFFETTI RUMORE AEROPORTO SULLA SALUTE DEI CITTADINI DI CIAMPINO E MARINO - romanotizie.it
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martedì 5 febbraio 2008

Cos'è il suono? Cos'è il rumore?

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Il suono è la sensazione data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione.

La vibrazione si propaga creando una variazione ciclica nella pressione nell’aria che, tramite un complesso meccanismo, è percepito e interpretato dal nostro orecchio. Il suono può esistere solo dove c’è un mezzo che consenta alla vibrazione di propagarsi, (come l’aria), per questo motivo nel vuoto il suono non esiste.

Come tutte le onde anche le onde sonore sono caratterizzate da una frequenza, da un'ampiezza e dalla forma dell’onda.
In base alla frequenza percepiamo un suono come acuto o grave (un suono sarà più acuto quanto sarà maggiore la frequenza), dall’ampiezza dipende invece l’intensità del suono (maggiore è l’ampiezza dell’onda sonora maggiore sarà la pressione che l’aria effettuerà sul timpano), mentre la forma dell’onda determina il timbro, ovvero la tipologia del suono.






Il rumore acustico è collegato da sempre coi concetti di fastidio e di danno. E' chiaro dunque l'interesse sorto sulla genesi del rumore, e quindi la nascita di studi e ricerche per comprenderne gli effetti e tentarne una limitazione.

Gli effetti del rumore sull’uomo posso essere diretti e indiretti:

EFFETTI DIRETTI

Lesioni sull’organo dell’udito

  1. Effetti uditivi: innalzamento della soglia uditiva (temporaneo e permanente); trauma acustico; fatica uditiva; otopatia da rumore.
  2. Effetti vestibolari: solo ad alti livelli (120-130 dBA) vertigini; nausea;

EFFETTI INDIRETTI

Disturbi arrecati ad altri organi Effetti di tipo psichico e neuroendocrino

  1. Effetti neurologici (cefalea, modifica dell’elettroencefalogramma);
  2. effetti psichici (aggressività, depressione);
  3. effetti endocrini (attivazione tiroidea, surrenale).

Effetti di tipo psicosomatico
  1. Sistema cardiovascolare (tachicardia, aumento pressione arteriosa)
  2. apparato digerente;
  3. apparato respiratorio (aumento della frequenza respiratoria e riduzione del volume di aria);
  4. apparato visivo (restringimento del campo visivo).

Effetti di tipo psicosociale:

  1. Interferenza sulla parola;
  2. modificazione dell’efficienza e del rendimento (attenzione);
  3. interferenza sul sonno (30-35 dBA per rumori continui; 45 dBA per rumori isolati);
  4. disturbo;
  5. scontentezza.

TECNICHE DI RIDUZIONE DEL RUMORE

Anni di attività hanno permesso alla società SIRA di salvaguardare la salute di migliaia di lavoratori e di consentire alle aziende italiane ed estere di mantenere inalterata la loro produzione. SIRA opera nel risanamento acustico e nel campo della bonifica acustica civile ed industriale da oltre vent'anni.

Per maggiori informazioni: sira.to.it