Da uno studio commissionato da Transport & Environment al CE Delft, sono ben 50.000 le persone che sono morte in Europa per l’inquinamento acustico.
Il rumore è una delle forme di inquinamento che viene di solito sottovalutata, la meno nota e la più difficile da eliminare.
Una delle ragioni per cui la gente sottovaluta l'inquamento da rumore è che l’unità di misura del rumore, i decibel, è controintuitiva perché si basa su una scala logaritmica; ovvero significa che un aumento di 3 decibel porta un raddoppiamento del volume, mentre 10 decibel in più equivalgono a 100 volte il rumore iniziale. La maggior parte delle persone non è abituata a ragionare secondo una scala logaritmica, e così spesso il fenomeno non è compreso a fondo.
Un livello di rumore di 55 decibel è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la soglia al di là della quale si verificano disturbi del sonno, mancanza di concentrazione, stress, aumento della pressione sanguigna e disturbi psichici.
In Europa, secondo lo studio 210 milioni di cittadini sono esposti a rumore da traffico uguale o superiore a 55 dB e 35 milioni al rumore dei treni. Il costo sociale dei danni da rumore viene stimato a 40 miliardi di euro ogni anno.
Tra le misure per combattere il fenomeno andrebbero proposte: un adeguamento della normativa sui motori ed i pneumatici, l’applicazione del principio “chi inquina paga” anche per il rumore, il dispiegamento di barriere antirumore e la limitazione dei veicoli più rumorosi.
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