giovedì 15 ottobre 2009

UNA CASA SENZA INQUINAMENTO ACUSTICO

All’inquinamento acustico è dedicata la seconda edizione di InstantHouse, concorso rivolto a studenti e a neolaureati delle facoltà di Architettura, Ingegneria e Industrial Design italiane e straniere, promosso da FederlegnoArredo in collaborazione con il Politecnico di Milano, in occasione di Made Expo, il salone dedicato all’edilizia dal 3 al 6 febbraio 2010 presso la Fiera di Milano-Rho.

Il tema di quest'anno è Temporary housing_SOUNDSCAPES, ovvero l’ambiente e il paesaggio sonoro nelle città contemporanee e invita i giovani progettisti a realizzare un progetto pensando al problema dell’inquinamento acustico.

I progetti verranno selezionati in base alla loro capacità di valorizzare architetture sensibili all’ambiente e al territorio, alla sostenibilità e alle esigenze di benessere e qualità della vita e dovranno presentare un’unità residenziale temporanea, legata alla presenza di giovani con forte mobilità territoriale durante particolari eventi metropolitani come Expo 2015.

I progetti dovranno contestualizzare l’unità abitativa all’interno di un’area urbana contigua a importanti sistemi infrastrutturali come autostrade, aeroporti e ferrovie, sperimentando così nuove possibilità urbane in contesti oggi considerati marginali ed estremi, e metterla in relazione allo spazio e all’ambiente attraverso nuove tecnologie e materiali innovativi, compatibili con l’ambiente e stimolanti nei confronti della percezione sensoriale. I partecipanti potranno riutilizzare il patrimonio edilizio esistente oppure costituire un vero e proprio nuovo insediamento.

I concorrenti dovranno far pervenire l’iscrizione e gli elaborati richiesti entro e non oltre le ore 12 del 25 novembre 2009 presso la sede di FederlegnoArredo - Foro Buonaparte 65, 20121 Milano. Sul sito www.federlegno.it/made è possibile trovare tutte le informazioni e il bando del concorso.




venerdì 18 settembre 2009

GLI EFFETTI NOCIVI DEL RUMORE AMBIENTALE



Per meglio comprendere quale sia l´impatto dell'inquinamento acustico negli ambienti di vita sulla salute della popolazione esposta, è necessario partire dal concetto stesso di "salute".

Con questo termine, secondo una definizione dell'OMS del 1946, si deve intendere uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale e non semplicemente l´assenza di malattie. Un ambiente acustico sfavorevole costituisce, pertanto, una condizione di pregiudizio per una buona qualità della vita.

Il danno provocato dal rumore a carico dell'apparato uditivo può essere di tipo acuto quando si realizza in un tempo breve a seguito di una stimolazione particolarmente intensa (scoppio, esplosione ecc.) e di tipo cronico quando evolve nel corso degli anni a seguito di un´esposizione prolungata ad elevati livelli di rumore; quest'ultima condizione di rischio si ha, tipicamente, nel caso dell´esposizione professionale in determinati ambienti di lavoro.

Va però ricordato che un fenomeno importante come la socioacusia, cioè il danno all´udito dovuto all´esposizione al rumore negli ambienti di vita, pare stia assumendo una certa rilevanza nella maggior parte dei paesi industrializzati, soprattutto come conseguenza dell´esposizione al rumore durante attività di tipo ricreativo quali ad esempio l'ascolto di musica ad alto volume, ma anche la pratica di taluni sport (ad es: sport motoristici).

Ma il rumore ambientale può dar luogo ad una serie di altri effetti, fra i quali il disturbo del sonno e del riposo, l´interferenza con la comunicazione verbale, effetti psicofisiologici (ad es.: psicoendocrini, cardiovascolari,...), effetti sulla salute mentale, effetti sulle prestazioni e sull'apprendimento, oltre al disturbo o fastidio genericamente inteso (annoyance) definito come un "sentimento di scontentezza riferito al rumore che l´individuo sa o crede che possa agire su di lui in modo negativo" (Cosa e Nicoli, 1989).
Gli effetti dell'esposizione al rumore ambientale non sono sempre facilmente quantificabili: ad esempio, i dati esistenti riguardo ad alcuni effetti sull´organismo, quali gli effetti psicofisiologici, conducono talora a risultati ambigui e sono pertanto necessari ulteriori studi ed approfondimenti per meglio comprendere il rischio a lungo termine associato all'esposizione al rumore.

Per studiare gli effetti di disturbo derivanti dall'esposizione al rumore viene comunemente utilizzata la tecnica delle inchieste socio-acustiche, che hanno come obiettivo l'analisi delle relazioni che esistono tra i livelli di rumore e la reazione soggettiva e comportamentale di campioni di popolazione esposta. Un´inchiesta socio-acustica è costituita dall'insieme di interviste con idonei questionari ad un campione significativo di popolazione esposta a rumore e di una serie di misure acustiche volte a caratterizzare il livello di esposizione in facciata degli edifici di residenza: l'integrazione delle informazioni desunte dalle due attività parallele consente di studiare quale sia la "forza" della relazione che esiste tra la causa - il rumore- e l'effetto - le reazioni della collettività -.

La Direttiva europea 2002/49/CE prevede che gli effetti nocivi derivanti dall'esposizione a rumore, ed in particolare annoyance e disturbi del sonno, possano essere determinati attraverso opportune relazioni dose-effetto. Nel corso del 2002 è stato pubblicato, a tale proposito, il "position paper" del WG2 (Gruppo di lavoro, istituito dalla Commissione Europea e composto da esperti internazionali) Dose/Effect (Position Paper on dose response relationships between transportation noise and annoyance, EU´s Future Noise Policy, WG2 Dose/Effect, 2002).

Nel documento vengono indicati i descrittori da utilizzare sia per ciò che concerne l'annoyance, sia per quanto riguarda l´esposizione al rumore e vengono raccomandate specifiche relazioni per la stima dellannoyance a partire dai livelli di esposizione delle abitazioni, differenziando per tipologia di sorgente (aerei, traffico stradale, ferrovie). Da tali relazioni si conferma peraltro quanto già emerso a livello internazionale e cioè che, a parità di livelli sonori, il rumore derivante dal traffico aereo è più disturbante del rumore dovuto al traffico stradale e che quest'ultimo è più disturbante del rumore da traffico ferroviario.

In seguito, nel 2004, è stato pubblicato anche un "position paper" sulle relazioni dose-effetto per il rumore notturno, frutto del lavoro del WG Health & Socio-Economic Aspects. In tale documento, vengono definite le curve che pongono in relazione gli effetti di disturbo del sonno (valutati direttamente dal soggetto disturbato) ed i livelli di rumore LAeq night prodotti da differenti tipologie di traffico (aereo, ferroviario, stradale): anche in questo caso il rumore da traffico aereo risulta significativamente più disturbante - ed il rumore da traffico ferroviario meno disturbante - del rumore da traffico stradale.

Riferimenti Bibliografici
"Guidelines for Community Noise", Berglund B., Lindvall T., Schwela D.H., (eds.), World Health Organization, 1999

.

giovedì 10 settembre 2009

MILANO: TROPPO RUMORE PER NULLA




I residenti di viale Bligny a Milano possono dormire sonni tranquilli. Finalmente. Dopo anni di proteste, il Comune ha tolto completamente il pavè e ha sostituito i vecchi binari del tram rendendo il passaggio dei mezzi meno rumoroso.

I lavori erano partiti durante l’estate e sono finiti nei giorni scorsi.

E dato che la ricetta a quanto pare funziona (salvo nei casi in cui il pavè è «blindato» al suolo dal vincolo monumentale) Palazzo Marino provvede a rimuovere i masselli dove è possibile e parallelamente interviene con la sostituzione dei binari o la rimozione di quelli inutili.

Prossima tappa: via Porpora («nei prossimi mesi, perchè da tempo i cittadini aspettano un intervento»). Ma a fine lavori ci sarà un passaggio dei tram meno rumoroso e a rischio anche in via Turati e in piazza Bottini.

In quelle strade il cambiamento riguarderà tutta la piazza: il passaggio delle auto private sarà limitato, verranno riorganizzate le fermate di tram, bus e taxi, creato un sottopasso pedonale tra la stazione ferroviaria di Lambrate e quella della linea 2 del metrò. Alla fine dei lavori, i residenti si troveranno anche un’area più verde.

Fonte : Il Giornale

giovedì 3 settembre 2009

RUMORE: UNA DEFINIZIONE

Per rumore si intende un suono che provoca una sensazione sgradevole, fastidiosa o intollerabile. Il suono è una perturbazione meccanica che si propaga in un mezzo elastico (gas, liquido, solido) e che è in grado di eccitare il senso dell´udito (onda sonora).
Se le onde hanno una frequenza compresa fra 20 e 20000 Hz e ampiezza superiore ad una certa entità, che dipende dalla frequenza, l´orecchio umano è in grado di percepirle. La determinazione del contenuto in frequenza di un certo suono è chiamata analisi in frequenza o analisi di spettro.

Per la misura del suono viene utilizzata la scala logaritmica o scala dei livelli. Il livello, espresso in dB, è pari a dieci volte il logaritmo decimale del rapporto fra una data grandezza e una grandezza di riferimento, omogenee fra di loro.

In particolare si ha:

Livello di pressione sonora

Per avere un´idea dei livelli sonori che un individuo è in grado di percepire, viene riportata una figura con i livelli di pressione sonora (in dB) associati ad alcune possibili sorgenti (fonte Brüel&Kjær., La misura del suono):

Sorgenti di rumore

La scala dei decibel non è lineare, per cui non si possono sommare i livelli sonori in modo aritmetico ma occorre ricorrere ai logaritmi; in particolare si ha che il livello sonoro complessivo, prodotto da due sorgenti con livelli sonori uguali, è di soli 3 dB superiore ad uno dei livelli sonori componenti (ad es.: 80 dB + 80 dB = 83 dB).

Per caratterizzare un rumore variabile in certo intervallo di tempo T, si introduce il:

Livello di pressione sonora variabile

che è il livello, espresso in dB, di un ipotetico rumore costante che, se sostituito al rumore reale per lo stesso intervallo di tempo T, comporterebbe la stessa quantità totale di energia sonora.

Per la valutazione del rumore, a livello internazionale, sono comunemente utilizzate le curve di ponderazione (filtri che operano un´opportuna correzione dei livelli sonori alle diverse frequenze): il livello sonoro in dB(A), che si ottiene utilizzando la curva di ponderazione "A", è di norma utilizzato per valutare gli effetti del rumore sull´uomo.

Per la misura dei livelli sonori viene comunemente impiegato uno strumento chiamato fonometro: attraverso un trasduttore (microfono) la pressione sonora viene convertita in una grandezza elettrica (la tensione) e successivamente tale segnale elettrico viene elaborato per ottenere i diversi parametri tipicamente utilizzati per la descrizione del rumore.

Riferimenti Bibliografici

"Manuale di acustica", a cura di R. Spagnolo, UTET, 2001

"Il controllo del rumore negli ambienti civili e industriali", A. Briganti, TECNICHE NUOVE, 1981

Fonte: Arpa Emilia-Romagna

martedì 25 agosto 2009

COSA SONO LE BARRIERE ANTIRUMORE

La barriera antirumore o barriera acustica è un'opera avente lo scopo di ridurre la propagazione dei rumori.

Il sistema è utilizzato per proteggere i luoghi abitati dal rumore prodotto dalle strade, autostrade, ferrovie o nuclei industriali.


Nella progettazione delle suddette barriere contro l'inquinamento acustico occorre tener conto dell'inserimento visivo di queste opere nel contesto per evitare delle brutture che andrebbero a deturpare il paesaggio naturale o urbano. In certi casi le barriere potrebbero avere anche un disagio psicologico per chi abita nei pressi di barriere che danno l'idea di confinamento del luogo nel quale si abita.

CRITERI DI PROGETTAZIONE

Nella progettazione delle barriere occorre tener conto dei seguenti punti:

  • la scelta dei materiali, sulla base delle prestazioni fonoisolanti che si vogliono ottenere e dell’estetica;
  • il dimensionamento e il calcolo strutturale, che debbono tener conto delle normative internazionali. Le sollecitazioni sono di tipo statico (il peso proprio della struttura, il peso proprio degli elementi, la neve) e di tipo dinamico (il vento, la pressione d'aria generata dal passaggio dei veicoli, il carico della neve nel caso di passaggio degli sgombraneve, l'urto di veicoli);
  • la durabilità, dei materiali strutturali ma anche dei rivestimenti protettivi, considerando che l’ambiente stradale è altamente aggressivo;
  • la sicurezza, correlata alle qualità dei materiali utilizzati, tenendo conto sia alla fase di cantiere che di esercizio dell’opera;
  • la manutenzione, dovendosi prendere in considerazione l'accessibilità della struttura, la modularità delle parti componenti, la programmazione dei processi di manutenzione;
  • l'analisi dei costi.
Fonte: Wikipedia

lunedì 10 agosto 2009

POTERE FONOISOLANTE: UNA DEFINIZIONE

Il potere fonoisolante R quantifica la capacità di un componente di ridurre la trasmissione del suono incidente su di esso.

R varia al variare della frequenza e delle proprietà fisiche, delle dimensioni e delle condizioni di vincolo del componente.

Il valore di R può essere ottenuto da prove di laboratorio effettuate con procedure normalizzate o calcolato utilizzando mezzi empirici o semiempirici che si basano sulla teoria della vibrazione dei corpi o su algoritmi derivati da elaborazioni statistiche di dati sperimentali reperibili in letteratura.


venerdì 31 luglio 2009

LE SORGENTI DEL RUMORE: CONOSCERLE PER LIMITARLE

Fra le principali sorgenti di rumore ambientale (vale a dire il rumore nell´ambiente esterno e negli ambienti abitativi) vi sono le infrastrutture dei trasporti ed il traffico ad esse correlato, le attività di servizio/commerciali, le attività industriali e artigianali, le attività temporanee rumorose (cantieri, manifestazioni ricreative):

  • il traffico stradale costituisce la principale fonte di rumore, in particolare nelle aree urbane; i livelli sonori dipendono da diversi parametri fra i quali l´entità dei flussi veicolari (numero e tipologia dei mezzi), la velocità dei veicoli, il tipo di pavimentazione stradale, la presenza e la conformazione di eventuali edifici a bordo strada;
  • anche i livelli di rumore prodotti dal traffico ferroviario dipendono principalmente dall´entità dei flussi e dalla velocità dei convogli, oltre che dalla tipologia degli stessi;
  • l´inquinamento acustico da traffico aeroportuale interessa le aree circostanti gli aeroporti ed è strettamente dipendente dall´entità dei flussi di aeromobili e dalle traiettorie da essi percorse in atterraggio e decollo;
  • il rumore prodotto dalle attività artigianali ed industriali è estremamente diversificato, in quanto dipende dalla specifica tipologia di macchinario/impianto installato e/o di lavorazione effettuata. Può essere caratterizzato da componenti tonali, vale a dire dalla presenza di una concentrazione dell´energia sonora a determinate frequenze (ovvero in una specifica zona dello spettro), e risultare pertanto maggiormente disturbante;
  • dalle attività di servizio e commerciali, ed in particolare pubblici esercizi, circoli privati e discoteche, derivano molte delle segnalazioni di disturbo che i cittadini inoltrano alla Pubblica Amministrazione e/o ad Arpa, anche perché spesso queste tipologie di attività si protraggono nelle ore notturne; talora la sorgente specifica viene individuata in impianti installati al servizio dell´attività, quali condizionatori, impianti di ventilazione/aspirazione, ecc. e/o nell´attività musicale;
  • per le attività rumorose temporanee quali cantieri, manifestazioni ricreative, spettacoli, concerti, ecc., la normativa vigente prevede il rilascio, da parte delle Amministrazioni Comunali, di specifiche autorizzazioni, anche in deroga ai limiti vigenti proprio in considerazione della limitata durata temporale delle stesse.

mercoledì 1 luglio 2009

MARCHE: GIUNTA STANZIA 250.000 EURO PER INQUINAMENTO ACUSTICO



La Giunta regionale delle Marche ha definito i criteri e le modalità per la concessione di contributi a Province, Comuni, Comunità montane e Unioni dei Comuni che utilizzano materiali fonoassorbenti e fonoisolanti nell'edilizia. A disposizione, per il 2009 ci sono 250 mila euro.

La legge regionale del 2001 prevede che i Comuni approvino piani di classificazione acustica del territorio in sei fasce, a cui deve seguire la caratterizzazione o mappatura acustica mediante misure fonometriche. ''Nelle Marche - ha detto l'assessore regionale all'Ambiente, Marco Amagliani - secondo recenti stime, sono 222 i Comuni che hanno approvato la classificazione acustica, in pratica piu' del 90%, e 15 quelli che l'hanno adottata.

L'attività di misurazione del rumore acquista valore strategico per orientare le scelte sulle azioni da promuovere per contrastare l'inquinamento acustico e per valutare la necessita' di intervenire con un piano di risanamento acustico''.

Nel piano saranno individuate le sorgenti di rumore, le zone da risanare, i soggetti a cui compete l'intervento, le priorità, le modalità e i tempi di risanamento, la stima degli oneri finanziari.

Per l'erogazione dei contributi si procederà attraverso la formazione di una graduatoria che assegnerà una scala di punteggio secondo determinati criteri, quali il tipo di ricettore (edifici che ospitano le fasce di popolazione più deboli); il numero di persone in media direttamente interessate; il superamento del limite tra la classe acustica prevista e i valori rilevati; l'adozione di un piano comunale di risanamento acustico; il miglioramento delle caratteristiche energetiche dell'edificio (in considerazione che molti degli interventi realizzabili aumentano l'isolamento termico dell'edificio).

Per richiedere il contributo (fino a un massimo del 40% della spesa d'investimento ammissibile e documentata) dovra' essere presentata un'apposita domanda a seguito della pubblicazione sul BUR di uno specifico bando.

Fonte: ASCA

lunedì 15 giugno 2009

RYANAIR: O'LEARY CONTESTA DATI RUMORE CIAMPINO, IL RAPPORTO SAREBBE FALSO



ROMA - Ryanair considera ''falso'' il rapporto Cristal sull'inquinamento acustico nella zona dell'aeroporto di Roma Ciampino, e rende noti i diversi risultati del ''rapporto ufficiale che era stato realizzato dal comitato tecnico indipendente dell'aeroporto, diretto dall'Enac''.

Lo ha detto il numero uno della compagnia aerea, Michael O'Leary, confermando con una conferenza stampa a Roma che se Ryanair sarà costretta a lasciare Ciampino non volerà piu' su Roma. ''Ryanair - ha detto O'Leary - oggi pubblica il rapporto ufficiale sul rumore a Ciampino che la Regione Lazio ed il sindaco di Ciampino hanno soppresso commissionando invece un rapporto non ufficiale prodotto da Cristal i cui risultati sono oggettivamente scorretti e non conformi ai requisiti europei sul monitoraggio acustico: travisano la vera situazione''.

Per O'Leary il rapporto reso noto da Ryanair conferma invece ''che la riduzione di capacità all'aeroporto di Ciampino non ha fatto alcuna differenza sui livelli di rumore, non c'è alcun problema di inquinamento dell'aria, non c'è nessun problema di rumore perché solo cento case sono state colpite da livelli di rumore e non sono peggiori di quelli di normali centri citta'''.

''Roma è una città fantastica'' dice O'Leary, ma ''è piu' Roma ad aver bisogno di Ryanair che non Ryanair ad aver bisogno di Roma''.

La compagnia non intende trasferire i suoi aerei a Fiumicino: ''troppo caro, ha tariffe che non ci consentirebbero di mantenere la nostra politica di prezzi lowcost'', dice O'Leary. Ne' prende in considerazione l'ipotesi di una delocalizzazione del secondo aeroporto di Roma a Viterbo, ''troppo lontano da Roma''. Cosi' non considera alcuna alternativa a Ciampino: ''Lasceremo Roma.

Ci sono decine di aeroporti in Europa dove poter far volare gli aerei che oggi utilizziamo per i collegamenti con Ciampino''. Nella battaglia per difendere l'operatività dello scalo di Ciampino Ryanair mette sotto accusa il ''rapporto Cristal'' sull'inquinamento acustico: ''Ha rilevato il rumore del traffico stradale, non quello delle piste'', dice O'Leary: ''Non è un rapporto imparziale perché stilato da una società collegata alla Regione Lazio, è una ricerca sbagliata ed inaffidabile''. Sarebbe ''falso'' che nella cosiddetta zona B vino 4mila persone, ''falso'' che i livelli di rumore superano i limiti di legge.

Il rapporto ''ufficiale'' pubblicato da Ryanair indica invece che nella zona B ''ci sono solo 100 abitazioni, ed il rumore è al livello del normale traffico cittadino''. Incalzato da un gruppo di persone del comitato cittadino per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino, O' Leary ha confermato la posizione di Ryanair.

''Perche' credere ad un rapporto e non all'altro? Perché quello che il sindaco di Ciampino ha cercato di sopprimere è un documento ufficiale, una ricerca fatta con criteri affidabili e sotto la regia imparziale di un ente pubblico come l'Enac. Mentre l'altro è falso: hanno misurato il rumore delle strade e non quello delle piste, e contiene dati inesatti''. Ryanair ha inviato il rapporto che considera piu' aderente alla realta' ''al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, per assicurarsi che non venga fuorviato dalle false dichiarazioni e bugie''. Intanto, dice O'Leary, ''continuera' a pubblicare gli annunci a pagamento'' comparsi nei giorni scorsi su un quotidiano ''con le dieci domande di Ryanair mai poste al sindaco di Ciampino''

Fonte: Ansa

venerdì 5 giugno 2009

RUMORE: DA METRO PU' DANNI DI UN CONCERTO ROCK


Mentre si punta l’indice contro i concerti all’aperto, che non dovrebbero superare i 78 decibel, il vero problema per l’udito dei milanesi viene dal sottosuolo.

Sulla metropolitana i rumori arrivano a sfiorare i 94 decibel: un suicidio per l’udito. Lo ha spiegato ieri Maurizio Barbara, professore di audiologia all’Università La Sapienza di Roma.

E anche usare tappi protettivi non serve a nulla: le vibrazioni arrivano ugualmente all’orecchio danneggiandolo.

Ci vorrebbero delle cuffie, oppure una limitata esposizione al rumore. Quindi, la metro, grazie alle fermate diminuisce i rischi. “Ma attenzione - dice Barbara - a non accumulare troppo rumore nel tempo”.

Uno studio su alcuni dj tra i 35 e i 45 anni ha rivelato che prolungate esposizioni possono invecchiare l’udito fino a 25 anni.

Fonte: City